Hai il seno denso? Attenzione: la mammografia da sola potrebbe non bastare, questo è l’esame a cui devi tempestivamente sottoporti.
La mammografia è ad oggi uno strumento molto importante per la prevenzione del tumore al seno, sebbene tuttavia sia stato riscontrato come in alcuni casi potrebbe non bastare, soprattutto per le donne con una tipologia mammaria classificata come densa o molto densa. Una caratteristica questa che colpisce in Europa il circa il 10% le donne e nei cui casi diventa essenziale ricorrere ad esami diagnostici aggiuntivi.
Alla mammografia infatti va integrata la risonanza magnetica per individuare l’eventuale presenza di cancro al seno in queste persone. Diventa peculiare pertanto l’inserimento nella risonanza magnetica nello screening mammografico, questa combo può aumentare l’efficacia della diagnosi fino al 30% le donne con seno denso. In Europa ancora questa pratica non è stata standardizzata applicando solamente la mammografia che seppur sia uno strumento utile, la sua efficacia appare limitata nelle donne con tessuto mammario denso in quanto la presenza tumorali può essere meno evidente. Provocando quindi il rischio di una diagnosi tardiva.
Il seno denso si riferisce alla produzione di tessuto adiposo e fibroghiandolare che si trova nella mammella. Secondo la Fondazione Veronesi, un seno è denso quando il 50% della sua composizione è costituito da tessuto fibroghiandolare. Un ostacolo in questi casi alla diagnosi precoce del tumore perché il tessuto denso e le cellule tumorali compaiono bianche rendendo difficile la loro individuazione. Per questo motivo le donne con questa caratteristica sono esposte ad un maggior rischio di ricevere una diagnosi tardiva o di non essere affatto diagnosticati.
Inoltre chi ha il seno denso presenta una maggiore predisposizione a sviluppare questa malattia. Studi scientifici infatti dimostrano che in questi casi le donne possono avere anche un rischio fino a quattro volte superiori rispetto alle pazienti con seno meno denso. Circostanza questa che deriva dalla maggiore presenza di cellule ghiandolari e tessuto connettivo che sono più suscettibili a mutazioni e che possono poi dare origine, purtroppo, allo sviluppo del cancro.
Fattori come l’età possono presentare un maggior rischio; soprattutto con la menopausa. In questi casi infatti il tessuto mammario inizia a perdere densità. Altro fattore l’indice di massa corporea; le donne con BMI più basso hanno maggiori probabilità di avere un seno denso. Le terapie ormonali per la menopausa possono contribuire all’aumento della densità mammaria. La comunità scientifica sottolinea sempre quanto sia importante adottare un approccio diagnostico personalizzato che tenga conto della densità mammaria soggettiva e che includa strumenti supplementari come la risonanza magnetica per una diagnosi più accurata e tempestiva.