La ricetta nuova delle crocchette alla carbonara è un’interessante e buonissima alternativa da provare: piaceranno a tutti
Le crocchette sono una pietanza prelibata di origine francese che poi si è diffusa in tutta Europa arrivando anche sulle tavole italiane. Buone, fragranti, croccanti fuori e morbide dentro, le crocchette presentano una serie di varianti tutte sfiziose e golose da assaggiare. Le più famose sono quelle di patate, tipiche della cucina napoletana che oggi sono considerate uno degli street food più noti al mondo.
Le crocchette sono dunque diventate un must della cucina partenopea e italiana in genere conquistando i palati di tutto il mondo nelle sue mille varianti mutuate anche da altre regioni in Italia. Semplici o farcite sono una vera delizia che ci arriva dalla tradizione casalinga servita nel caratteristico cono di carta detto “cuoppo” assieme ad altre fritture caratteristiche.
Le crocchette, dal francese croquette, derivano da una ricetta tutta francese dell’aristocratico Louis de Bechamel che era il responsabile della cucina di re Luigi XIV e sovraintendente della casa del duca di Orlèans. Il suo nome è noto ed è passato alla storia per l’invenzione della famosa besciamella, la salsa che sta bene con tutto.
Dopo arrivano le deliziose crocchette la cui prima ricetta risale al 1691, ma diventarono famose solo nel 1817 quando furono servite all’arciduca di Russia, con l’utilizzo della besciamella fredda, del pangrattato in un tripudio di croccantezza e fragranza, diventando in breve tempo un piatto gourmet, apprezzato in tutto il mondo.
In Italia le crocchè di patate hanno una storia ambigua poiché pare siano arrivate grazie alla dominazione spagnola piuttosto che derivare da quelle francesi, fatto sta che vennero poi mutuate dai napoletani che ne rivisitarono la ricetta sostituendo alcuni ingredienti.
Le crocchette hanno una serie di varianti dalla ricetta originale che si sono via via diffuse in tutta Italia. A Palermo per esempio le fanno con il latte al posto delle uova, aggiungendo la menta, mentre in Piemonte diventano Subric e sono più simile alle polpette. L’alternativa gustosa è quella alla carbonara, un’esplosione di sapore e fragranza da copiare assolutamente.
Ingredienti: 50 g di farina, 50 g di burro, 500 ml di latte, 120 g di guanciale, 50 g di pecorino grattugiato. Per la decorazione: 2 tuorli pastorizzati, pecorino grattugiato. Per la panatura: farina, uova, pangrattato e olio di semi.
Tagliare il guanciale a listarelle sottili da cuocere in padella senza condimenti lasciando che il grasso si sciolga, diventando così croccanti da sminuzzare. Poi in una casseruola far sciogliere il burro a fuoco lento, aggiungendo la farina e mescolando sul fuoco con la frusta sino a che non si addensa il tutto. Aggiungere il latte poco per volta continuando a mescolare sino a che la besciamella non si addensa per bene. Aggiungere il pecorino, il guanciale sminuzzato, coprire e lasciare riposare in frigorifero.
Con l’impasto raffreddato formare le crocchette, passarle nella farina prima, poi nell’uovo sbattuto e infine nel pangrattato e friggere in olio ben caldo sino a doratura. Da servire con una crema di tuorli pastorizzati e pecorino, da cuocere a bagnomaria sino a 62° di temperatura, con qualche pezzetto di guanciale croccante. Buon appetito!