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Papa Francesco, le sue condizioni: cosa rischia e cosa dicono i medici

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Le condizioni di salute di Papa Francesco sono stazionarie, ma restano gravi: cosa potrebbe rischiare secondo i medici che lo assistono.

Da qualche giorno, Papa Francesco è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, dove viene seguito costantemente da una equipe medica. Fortunatamente, le sue condizioni di salute si sono stabilizzate, tuttavia restano ancora molto delicate. La buona notizia è che, nonostante tutto, la sua condizione clinica può essere reversibile.

Papa Francesco ricoverato al Gemelli di Roma (Inran.it)

Centinaia di cittadini e pellegrini si riuniscono ogni sera a San Pietro per pregare affinché il Papa torni in salute, sperando di rivederlo presto affacciato alla finestra della piazza. Bergoglio lotta con l’infezione ai polmoni, difficile da superare, data l’età avanzata. Ora che le condizioni di salute sono stazionarie, c’è però il rischio di sepsi, che può compromettere la funzionalità degli organi.

Rischio di sepsi per Papa Francesco: che cosa dicono i medici delle sue condizioni di salute

L’ultimo bollettino riguardante le condizioni del Papa riferisce di un’infezione ancora in corso e di una situazione molto delicata, nella quale è stata riscontrata anche una lieve insufficienza renale. I sintomi, insieme alla bassa conta di piastrine riferita nel bollettino precedente, fa ipotizzare il rischio di sepsi. Una condizione critica, ma che può essere reversibile.

La sepsi è una particolare condizione che può essere anche molto grave. Ogni anno, questa infezione colpisce oltre 50 milioni di persone, causando la morte di 10 milioni di persone, dunque un quinto dei malati muore nel giro di qualche settimana. Si tratta di un’infezione batterica, virale o micotica che causa un danno agli organi, a causa della risposta eccessiva del sistema immunitario, il quale, per contrastare il patogeno, intacca l’organo, facendolo marcire.

La Basilica di San Pietro in Vaticano (Inran.it)

I danni si riscontrano nel giro di qualche settimana, sono repentini, quindi è una condizione da monitorare attentamente. Tuttavia, se trattata con le giuste terapie, la sepsi può regredire e scomparire, facendo recuperare al paziente la funzionalità dell’organo colpito. Se si interviene tempestivamente, il paziente si può curare velocemente. Non esistono forme di prevenzione per la sepsi.

Papa Francesco sotto controllo, continua a pregare e a lavorare

Il Pontefice è vigile e porta avanti le cure. Nel frattempo, Bergoglio continua a pregare e a lavorare, instancabile, e si rammarica di non poter essere accanto ai fedeli, in Vaticano, e prendere parte alle funzioni della Chiesa. Sono ormai trascorsi dieci giorni dal suo ricovero, ieri sera ha avuto un’altra crisi respiratoria e ha dovuto sottoporsi a ulteriori trasfusioni di sangue.

Il Papa in sedia a rotelle (Inran.it)

Stabilizzata la piastrinopenia, il valore dell’emoglobina è risalito, mentre ogni sera Papa Francesco si sottopone a ossigenoterapia. Ancora vigile, il Papa parla con le persone che ha accanto e continua, per quanto possibile, a lavorare. Nell’appartamento allestito al decimo piano, dove è ricoverato il Papa, si celebra la Santa Messa. Bergoglio si alza dal letto e prosegue fiducioso il percorso di recupero al Gemelli.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.