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La corretta manutenzione della caldaia per evitarti docce fredde e conti salati

Pubblicato da
Maria Longo

Evita docce fredde e conti salati, il segreto per evitare tutto questo sta nella corretta manutenzione della caldaia. Piccoli step che possono fare la differenza. 

Manutenzione caldaia (Inran.it)

Al giorno d’oggi pensare un’abitazione senza caldaia è assolutamente difficile, soprattutto nei mesi invernali quando le temperature molto rigide richiedono il suo utilizzo. Per assicurarsi tuttavia che la caldaia faccia il suo lavoro adeguatamente è necessario anche se ci siano delle attenzioni da parte di chi ne usufruisce, ponendo in essere delle azioni per mantenere l’efficienza da una parte e dall’altra per ridurre i tanto temuti consumi energetici.

La manutenzione regolare è quella che va compiuta periodicamente. La normativa vigente, il DPR 74 del 2013, sul punto sancisce l’obbligo di revisione periodica della caldaia con delle tempistiche che variano a seconda della regione di residenza. Questo intervento è chiamato anche come controllo dei fumi e richiede l’intervento di un tecnico specializzato, abilitato per verificare il corretto funzionamento dell’impianto, nonché la sicurezza e l’efficienza energetica ed il livello delle emissioni inquinanti.

Caldaia, questa è la manutenzione a cui devi sottoporla

La manutenzione della caldaia (Inran.it)

Tale obbligo si estende a tutte le tipologie di caldaia con scadenze diverse in base alla potenza ed al combustibile che viene impiegato. Attenzione: a prendere dalla potenza e da altre caratteristiche della caldaia, i casi di mancata manutenzione sono suscettibili di sanzioni amministrative che va dai 500 ai 3000 euro. Ragion per cui adempiere a questo dovere è assolutamente necessario oltre che conveniente. La revisione della caldaia consta di una serie di test diagnostici per accertare il corretto funzionamento del medesimo. Si richiede l’intervento di un tecnico specializzato che faccia i controlli e poi alla fine rilascia l’attestazione di manutenzione.

La manutenzione ordinaria tende ad effettuare un’ispezione dettagliata delle componenti dell’impianto, controlli fumi per valutare l’efficienza energetica e la sicurezza. Le tempistiche di revisione sono indicate sul libretto di istruzioni e dell’apparecchio. Mentre la frequenza del controllo dei fumi dipende dalla potenza della caldaia. Ad esempio, per gli impianti superiori a 100 kW si deve procedere ad un controllo annuale, invece quelli a gas, metano GPL con potenza tra i 10 e 100 kW, la verifica viene fatta ogni 4 anni.

L’importanza della certificazione

Al termine dell’ispezione si rilascia un bollino blu o verde che dimostra il superamento dei controlli. Se non viene effettuata la revisione, il decreto legislativo 192 del 2005 parla chiaramente: è pronta a punire i trasgressori. Chi non procede a questi controlli, riceverà delle sanzioni, il cui importo varia dai 50 e 200 euro per omissione del controllo. Importo più elevato, ossia da 500 a 600 per l’assenza del libretto della caldaia e da 500 a 3.000 euro quando non viene verificato il rendimento della combustione. Insomma, da tutto questo cosa si evince? Che effettuare la manutenzione della caldaia è essenziale per garantire sicurezza, efficienza e rispettare l’ambiente.

Maria Longo