La pizza, anzi la pinsa una gustosa prelibatezza romana da condire con fantasia e creatività: le ricette da urlo
Mangiare e gustare le specialità regionali italiane è davvero una missione piacevole vista anche la varietà incredibile di ricette che imperversano nel panorama della gastronomia del nostro Bel Paese. La cucina italiana è infatti famosa in tutto il mondo soprattutto per la bontà e la genuinità dei nostri prodotti che ci consentono di realizzare un numero impressionante di diverse preparazioni tutte fantastiche, ricche e gustose.
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I prodotti a chilometro zero sono un fiore all’occhiello della gastronomia italiana che ama utilizzare alimenti del territorio locale per esprimere appieno il senso di appartenenza delle ricette regionali che arricchiscono l’offerta di ciò che si può assaggiare in Italia. La tradizione culinaria fa la differenza e le capacità tecniche rendono uniche alcune preparazioni memorabili.
La pizza, anzi no la pinsa
Indubbiamente la pizza è uno dei piatti simbolo dell’italianità nel mondo, nata e creata da illustri cuochi di corte con il più famoso che inventò la pizza Margherita in onore della Regina d’Italia Margherita di Savoia, nel 1889, utilizzando il pomodoro, la mozzarella e il basilico per ricreare i colori della nostra bandiera.
Acqua, farina, lievito e olio, ingredienti semplici e genuini per una delle preparazioni più conosciute nel mondo. Piatto isconico e molto amato da tutti e ovunque, la pizza è un vanto partenopeo con una storia ultracentenaria partita dalle pendici del vesuvio per arrivare sulle tavole imbandite di tutto il globo.
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La pizza, Patrimonio dell’Umanità, affonda le sue radici nel passato con addirittura le prime tracce nel periodo Neolitico, quando si iniziò a cuocere sulla pietra impasti di cereali privi di lievitazione sino ad arrivare ai giorni nostri con la versione da tutti noi ama ed apprezzata. Una variante con una base più leggera e fragrante è la Pinsa, per la quale si usa un mix di farine e una lievitazione molto lunga. Il nome Pinsa deriva dal termine latino pinsere che significa allungare per sottolineare la forma ovale di questa straordinaria preparazione tipicamente laziale.
La pinsa
La Pinsa è una specialità della tradizione della capitale italiana con una variante rispetto all’impasto che prevede l’utilizzo di più farine miscelate fra loro. Il risultato è una base più leggera e fragrante da condire come più ci piace con le ricette della tradizione, ma anche quelle più innovative ed originali.
La classica pinsa viene condita semplicemente con pomodoro e mozzarella fiordilatte, un filo di olio extravergine di oliva, con una foglia di basilico a completare il piatto con il profumo della tradizione. Per una versione più leggera e dietetica si possono usare le verdure grigliate come zucchine e melanzane, ma anche peperoni, e se volete potete arricchire con una burrata bella saporita.
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Per una versione genuina e più rustica possiamo utilizzare le patate tagliate sottilissime a rondelle e insaporite con un filo di olio extravergine, sale, pepe e rosmarino. Se volete invece una variante più mediterranea potete utilizzare la salsa di pomodoro, le olive e le acciughe sott’olio con una spolverata di origano a completare la preparazione.
La pinsa bianca
Ecco invece la versione bianca che potete condire con speck croccante e zucchine su un letto di mozzarella e le scaglie di parmigiano, oppure spalmando una crema morbida di formaggi arricchita di carciofi, cipolle caramellate o funghi trifolati. In ultimo non dimentichiamoci della pinsa dolce da condire con uno strato abbondante di Nutella, frutta fresca e una spolverata di zucchero a velo, da leccarsi i baffi.