Dolcificante, questo specifico aumenta probabilità di ictus e infarti

Scoperto macabro retroscena di uno dei dolcificanti più venduti e più apprezzati. Le conseguenze del suo consumo sono collegate a ictus e infarti. 

Ad avanzare questa dichiarazione è stata una ricerca recente. Lo studio ha posto al centro uno dei dolcificanti in commercio più apprezzati e consumati. Stando a quanto emerge, ci sarebbero dei collegamenti con un aumento della probabilità di essere colpiti da ictus e infarti.

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Dolcificanti, l’enorme rischio per la salute (Inran.it)

Questo dolcificante è contenuto in migliaia di prodotti. Ad esempio, lo troviamo alla base di ogni bevanda che riporti la dicitura “diet” e “zero”, così come negli yogurt, nei gelati e persino negli sciroppi contro la tosse. Non è la prima volta che questa componente così ampiamente utilizzata si trovi al centro del mirino e oggetto di polemiche e indagini. Sembrerebbe che, allo stato attuale delle cose, siamo davanti a una triste conferma.

Allarme dolcificante: scoperto un collegamento con problemi cardiovascolari

Nel giugno 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicò nuove Linee guida su quelli che vengono definiti “Nss” (ossia “non-sugar sweeteners). Si invitava a non utilizzare dolcificanti non zuccherini per il controllo del peso. Secondo quanto dichiarato dall’OMS, il loro utilizzo non comporta alcun beneficio sul lungo termine in fatto di riduzione del grasso corporeo negli adulti così come nei bambini. Al contrario, potrebbe comportare un aumento del rischio di diabete, malattie cardiovascolari e persino mortalità negli adulti.

A condurre un nuovo studio in relazione alle conseguenze dell’assunzione di questi dolcificanti sono stati gli scienziati del Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia), in collaborazione con altri istituti. Anche stavolta, hanno messo in guardia riguardo il consumo di determinati prodotti.

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Le conseguenze del consumo di aspartame (Inran.it)

Stiamo parlando, nello specifico, dei dolcificanti a base di aspartame e nei prodotti contenenti aspartame. I ricercatori hanno scoperto che questa componente contribuisce all’accumulo di placche arteriosclerotiche, accumuli di grassi (quali trigliceridi e colesterolo) sulle pareti delle arterie che, nel tempo, restringono il passaggio del sangue sottoponendo a rischio di trombosi, infarti e ictus.

Aspartame, le conseguenze del suo consumo

Per arrivare a queste conclusioni, gli scienziati hanno nutrito per 12 settimane dei roditori geneticamente modificati (Apoe4) per essere più predisposti alle malattie cardiache. Ogni giorno, gli è stato somministrato cibo contenente 0,05%, 0,1% e 0,15% di aspartame (la stessa quantità contenuta in tre lattine di una bevanda dolcificata destinata al consumo da parte degli esseri umani).

Terminato questo periodo di nutrizione, il loro stato di salute è stato confrontato con quello di topi non alimentati con aspartame. Ecco che è emerso un significativo aumento delle placche arteriosclerotiche nelle loro arterie e livelli più alti di infiammazione, entrambi sinonimi di malattie cardiovascolari.

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Ictus, tumori e infarti: i collegamenti con i dolcificanti (Inran.it)

Anche le analisi del sangue hanno mostrato un incremento dell’ormone insulina, che comporta un’infiammazione dei vasi sanguigni nonché un aumento della produzione della proteina CX3CL1, la quale agisce come una colla sul rivestimento interno dei vasi sanguigni, contribuendo alla formazione delle placche. La proteina resta aggrappata con forza alla superficie dei vasi sanguigni e non viene eliminata nemmeno con la forza del flusso sanguigno.

Dolcificanti, collegamento anche con il cancro

Gli scienziati vorrebbero testare gli effetti dell’aspartame anche sugli esseri umani, ampliando lo studio anche a diversi tipi di dolcificanti. Le conseguenze sopra citate potrebbero non valere per tutti i prodotti, poiché le loro strutture differiscono per modalità di azioni, metabolismo e meccanismi sottostanti. In ogni caso, resta consigliato evitare il consumo dei dolcificanti artificiali, collegati persino ad un aumento del rischio di cancro.

L’aspartame, nel 2023, fu inserito dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) nella categoria dei possibili cancerogeni per l’uomo, vale a dire la lista delle sostanze considerate in grado di favorire lo sviluppo di tumori.

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