Mangiare troppa carne rossa fa male alla salute, e l’OMS ha stabilito quelle che sono le misure ideale per stare bene senza fare alcuna rinuncia a tavola.
La carne rossa è un alimento presente nelle abitudini di molte culture e svolge un ruolo importante grazie al suo contenuto di proteine, ferro e vitamine del gruppo B. Da tempo però si parla di quelli che sono i rischi che riguardano un abuso per quanto riguarda questo alimento. C’è che ne mangia in quantità fin troppo eccessive addirittura tutti i giorni, da tempo. Con tutte le conseguenze per la salute che questa cosa comporta. Ed in effetti è vero che c’è stato un aumento del dibattito riguardo ai potenziali rischi per la salute associati al consumo di essa.
Quanto è realmente sicura la carne rossa e quali sono le quantità consigliate? Il termine “carne rossa” include carni come manzo, agnello, maiale e selvaggina. Questi alimenti sono spesso segnalati in ricerche scientifiche che collegano il loro consumo eccessivo a un aumento del rischio di malattie come il cancro, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Questo non significa, però, che bisogna eliminare completamente la carne rossa dalla dieta. La chiave è la moderazione.
Organizzazioni come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’American Institute for Cancer Research (AICR) hanno fornito linee guida chiare sul consumo di carne rossa. In generale, si consiglia di limitare il consumo di carne rossa a circa 350-500 grammi a settimana. Un’alimentazione equilibrata, che include anche fonti vegetali di proteine, può garantire l’assunzione adeguata di nutrienti essenziali senza incorrere in rischi per la salute.
È importante fare una distinzione anche tra carne rossa fresca e lavorata. La carne lavorata, come salumi, salsicce e bacon, è stata associata a un rischio maggiore di cancro, in particolare il cancro al colon. Pertanto, è consigliabile limitare il consumo di carni lavorate e cercare di mantenere la carne rossa fresca all’interno dei limiti consigliati.
Un altro fattore da considerare è il metodo di cottura. La cottura di carne a temperature elevate, ad esempio alla griglia o alla piastra, può generare composti chimici potenzialmente cancerogeni. Per ridurre i rischi, è consigliabile utilizzare metodi di cottura più sani, come la cottura al vapore, al forno o in umido, e limitare l’uso di marinature cariche di zuccheri.
Per chi desidera includere la carne rossa nella propria dieta senza esporsi a rischi eccessivi, ci sono alcune strategie utili. Cerca di variare le fonti di proteine. Per farlo, devi integrare legumi, pesce, pollame ed uova può contribuire a un’alimentazione più equilibrata. Inoltre, è bene optare per tagli di carne magri e limitare le porzioni.
E non bisogna dimenticare che il consumo sostenibile è altrettanto rilevante. L’allevamento intensivo di animali per la produzione di carne ha un impatto significativo sull’ambiente, contribuendo al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. Ridurre il consumo di carne rossa ed anche di salumi ed affettati come prosciutto, salame, mortadella…può quindi risultare vantaggioso non solo per la salute individuale, ma anche per la salute del pianeta. Per stare in forma ed anche per vivere ingannando il tempo che passa, c’è una dieta che seguono le modelle e che funziona alla grande.