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Salute e Benessere

Nuovo ceppo di coronavirus: gli scienziati lanciano l’allarme

Pubblicato da
Francesca Bloise

Un nuovo coronavirus scoperto in Cina terrorizza l’umanità: è trasmissibile all’uomo. Cosa sappiamo su di esso e cosa dicono in Italia

A cinque anni dai giorni in cui si cominciava a parlare di emergenza sanitaria mondiale legate ad un virus nuovo e sconosciuto, quello che avrebbe causato di lì a poco una pandemia, si torna a parlare di coronavirus.

Isolato nuovo coronavirus (Inran.it)

Un nuovo ceppo, infatti, rischia di mettere di nuovo in pericolo l’umanità. La notizia arriva direttamente dalla Cina, nuovamente. Qui un team di ricercatori e scienziati lo ha scoperto e analizzato nei pipistrelli.

Nuovo coronavirus trasmissibile all’uomo

Il mondo intero torna a tremare di fronte alla possibilità che si possa diffondere un nuovo e pericoloso virus. La cosa più preoccupante, infatti, in merito al nuovo ceppo di coronavirus, scoperto nei pipistrelli, è che è trasmissibile all’uomo.

Come? Utilizzando lo stesso recettore umano del virus alla base del Covid-19. Il nuovo covid è stato nominato Hku5-CoV-2, un virus discendente del coronavirus HKU5 che è stato individuato per la prima volta ad Hong Kong in un pipistrello giapponese. La scoperta arriva dalla Cina e precisamente da una città che è divenuta tristemente nota per aver dato origine della pandemia nel 2020: Wuhan.

Studio cinese su nuovo ceppo di coronavirus (Inran.it)

Non è tutto. Il virus individuato è parte di un sottogenere merbecovirus, ovvero che oltre al covid comprende anche il virus Mers-CoV, principale responsabile della Sindrome respiratoria mediorientale (Mers).

Cosa dice il team che ha studiato il virus

Lo studio effettuato su questo nuovo ceppo di coronavirus è stato guidato da una delle maggiori esperte in materia. Si tratta di Shi Zhengli, nota virologa soprannominata “batwoman”, ovvero la “donna pipistrello” per la sua lunga ricerca sui coronavirus dei pipistrelli.

Shi Zhengli svolge i suoi studi presso il Guangzhou Laboratory insieme a ricercatori della Guangzhou Academy of Sciences, della Wuhan University e del Wuhan Institute of Virology.

Coronavirus: cosa dice il team che lo ha studiato (Inran.it)

La virologa insieme al suo team ha spiegato che il virus va monitorato ma ha sottolineato che è “significativamente inferiore” rispetto a quello del Covid-19. Questa constatazione, dunque, ha permesso di dire ai ricercatori che “il rischio che l’Hku5-CoV-2 emerga nella popolazione umana non deve essere esagerato”.

Cosa dicono gli studiosi italiani

Restano cauti i virologi italiani di fronte a questa notizia. “E’ un’interessante ricerca” commenta all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco che spiega “la necessità di approfondire lo studio di virus che determinano zoonosi, quindi malattie in diverse specie animali”.

Anche Gianni Rezza, professore straordinario di Igiene all’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, non usa toni allarmistici, anzi. “Ciò non vuol dire che questo virus farà il salto di specie – precisa – iniziando catene di trasmissione interumane tali da causare un evento epidemico”. L’epidemiologo ha spiegato che il lavoro di chi si occupa di virus e microbi è comunque importante, serve a “monitorare ciò che accade nel mondo animale e valutare poi il potenziale pandemico degli agenti microbici identificati”.

Francesca Bloise