Consumare vino, se in quantità ridotte, fa bene alla salute, prevenendo le patologie cardiovascolari: secondo uno studio recente questo nettare diminuirebbe i casi di infarto del 50%. Scopriamo i dettagli della ricerca.
Assaporare un buon bicchiere di vino è sempre rigenerante, è una coccola con cui ristorare le energie, è un piccolo piacere della vita. Dopo una giornata stancante concedersi un calice di vino solleva il nostro spirito e se gustato al ristorante con del buon cibo rende l’esperienza culinaria ancora più travolgente.
Se quando si parla di vino è importante non esagerare mai, gustarne un bicchiere non nuoce assolutamente la nostra salute, ma anzi è un toccasana per l’organismo su più fronti. Di recente, da uno studio condotto dall’università di Barcellona è emerso come bere 35 bicchieri di vino al mese sia molto benefico per il cuore, riducendo di netto i casi di infarto.
I ricercatori dell’università di Barcellona hanno trovato una correlazione tra il consumo di vino e la diminuzione degli infarti. Secondo i dati raccolti gli ictus sono scesi del 50% nei soggetti che consumato in media 35 bicchieri di vino. Questa ricerca conferma come gustare il vino, sempre in dosi limitate, è un alleato per la salute, aiutando il sistema cardiovascolare e non facendo altro che proteggerlo.
Lo studio è stato condotto da Inès Dominguez-lope e un team di ricercatori del Department of Nutrition dell’Università di Barcellona, per poi essere pubblicato sulla rivista European Heart Journal. Sono state 1200 le persone coinvolte nella ricerca che è durata nove anni, vedendo dosare dell’acido tartarico, sostanza derivante dal vino.
I partecipanti ai quali sono stati dosati quantitativi di acido tartarico tra 3 e 12 microgrammi per millilitro, pari a 12 bicchieri di vino al mese, hanno visto negli anni ridotte del 38% le possibilità di infarti a differenza dei soggetti che hanno assunto meno quantità.
Coloro che hanno visto somministrate quantità superiori di acido tartarico, pari a 35 bicchieri di vino al mese, hanno raggiunto il 50% in meno di possibilità di infarti. Questi risultati sono stati particolarmente marcati negli uomini a differenza delle donne, già di per sé meno soggette alle patologie cardiovascolari.
Dallo studio è emerso, quindi, come il vino, se consumato in dosi ridotte (anche per non eccedere con le calorie), riduce gli infarti e questo vale inoltre per i soggetti diabeti, anche se in quantità ridotte.
Se assunto in dosi ridotte il vino è un toccasana per proteggere il sistema cardiovascolare, ma non solo. Questo nettare è un alleato per dire addio alla stanchezza e all’apatia, per prevenire malattie degenerative, demenza ecolesterolo, visto che contiene moltissimi antiossidanti e polifenoli, e per curare le infezioni. Inoltre, bere un bicchiere di vino allenta stress e tensioni, facendo bene alla mente e allo spirito.