Uovo sodo, come ottenere una cottura pressoché perfetta: la tecnica che utilizzano anche gli scienziati
Che siano in camicia, strapazzate o all’occhio di bue, le uova sono sempre una sicurezza quando si tratta di consumare una cena rapida, gustosa, ma soprattutto completa in termini di nutrienti.
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Non è un caso, d’altra parte, che esse stiano diventando le assolute protagoniste di ricette non soltanto dolci, ma anche salate (a tal proposito, se dovessi esserteli persi, ecco come si preparano dei deliziosi pancake a base di uova e zucchine).
Una delle cotture che più ci mette in difficoltà, ciò nonostante, è la tecnica di realizzazione dell’uovo sodo. Come regolarci per ottenere un prodotto in cui albume e tuorlo siano della stessa consistenza? Ti stupirà scoprire che gli scienziati hanno scovato la soluzione anche a questo dilemma.
Uova sode, come prepararle alla perfezione: la tecnica degli scienziati
È la scienza, in questo particolare frangente, a fornirci il metodo perfetto per realizzare un uovo sodo che si rispetti, e che ci soddisfi in termini soprattutto di consistenza. Come riuscirci? Attraverso l’impiego della cottura periodica.
Si tratta di un metodo innovativo studiato da un team di esperti, capitanati alla dottoressa Emilia Di Lorenzo dell’Università Federico II di Napoli. Il gruppo di lavoro, per svolgere i propri esperimenti, è partito da una constatazione basilare: il fatto che, nella cottura tradizionale, albume e uovo non si comportino nello stesso modo.
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Mentre il tuorlo raggiunge la giusta consistenza a circa 65°, per cuocere l’albume ce ne vogliono almeno 85. Come ovviare, dunque, a una problematica che si lega proprio a questa differenza di fondo? Molto semplicemente, tramite la tecnica che ti abbiamo anticipato.
Come funziona la cottura periodica studiata dagli scienziati
Se cuocessimo direttamente tuorlo e albume a 100°, il risultato che otterremmo è solamente quello di un tuorlo troppo cotto e di un albume troppo rigido. Il metodo a bagnomaria, invece, valorizzerebbe il tuorlo, ma lascerebbe l’albume indietro di cottura.
La cottura periodica, al contrario, prevede l’alternanza di cotture alte e basse. In questo modo, spiegano gli esperti, si garantisce non soltanto una temperatura uniforme di tuorlo e albume, ma anche che entrambi giungano per gradi al livello di consistenza desiderato.
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Per mettere in pratica questa tecnica, in sostanza, non occorre far altro che immergere l’uovo in acqua a una temperatura di 35° per circa due minuti; successivamente andrà spostato in acqua a 95° per altri due minuti. Gli scienziati suggeriscono di ripetere l’alternanza per circa otto volte. Solo così, assicurano, si ottiene il risultato desiderato.
Cottura periodica: qual è il risultato dell’esperimento
Dopo aver alternato per ben otto volte temperature più basse e più alte, assicurano gli scienziati, si ottiene un uovo sodo cotto a regola d’arte, in cui la consistenza del tuorlo e quella dell’albume sono perfettamente sovrapponibili. Cos’altro ti rimane da fare? Testare per credere.