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Tiroide, se ne soffri ti spetta un bonus: a quanto ammonta e come richiederlo

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Chi ha problemi di tiroide da oggi può richiedere un sostegno economico, si tratta del bonus tiroide: come richiederlo e quali requisiti rispettare.

È stato introdotto il bonus tiroide 2025, un aiuto economico per tante persone con problemi di tiroide, una patologia molto comune e che può comportare una grave invalidità, incidendo profondamente sullo stile di vita. Si tratta di un’invalidità ora riconosciuta dallo Stato, il quale ha deciso di fornire un sostegno per molte persone, in base ad alcuni requisiti.

Donna con problemi alla ghiandola tiroidea (Inran.it)

In Italia sono tantissime le persone che presentano patologie legate al malfunzionamento della tiroide, si stima che siano circa 6 milioni gli italiani costretti a convivere con diverse patologie che colpiscono la ghiandola endocrina posta nella parte anteriore del collo, proprio davanti alla trachea, importantissima per la produzione di ormoni e per la regolazione del metabolismo. Di questi 6 milioni, centinaia di migliaia soffrono di una grave condizione.

Problemi alla tiroide, il bonus erogato dallo Stato per i malati più gravi: i requisiti per richiederlo

Il bonus tiroide è previsto per le persone affette da patologie gravi che ne compromettono la normale quotidianità. L’invalidità grave è riconosciuta dal 74% in su. Per queste persone è prevista l’erogazione di un sostegno economico pari a 550 euro al mese, una invalidità civile che arriva in aiuto del malato per sostenere le spese mediche, le terapie e le difficoltà quotidiane.

Il bonus è stanziato per coloro che sono affetti da ipotiroidismo, ossia la produzione di ormoni in quantità insufficienti, che scatenano debolezza, aumento di peso, depressione e pelle secca. Per l’ipertiroidismo, caratterizzato dall’eccessiva produzione di ormoni tiroidei, provocando ansia, tachicardia, perdita di peso e sudorazione.

Controllo della tiroide dal medico (Inran.it)

Per chi è affetto da carcinoma tiroideo, un tumore maligno alla tiroide, comune tra le donne di mezza età e che richiede terapie specifiche. Infine, il bonus è disponibile per chi soffre di gozzo tiroideo, un ingrossamento anomalo della ghiandola, il che rende più difficoltosa la deglutizione e il respiro. I pazienti affetti da queste patologie, con gravità superiore ai 74%, possono fare richiesta del sostengo economico.

Come fare richiesta del bonus tiroide per poter ricevere l’assegno di 550 euro mensili

La percentuale di gravità viene assegnata dalla commissione medica dell’INPS. Per presentare domanda e attivare il bonus tiroide, prima di tutto occorre rivolgersi al proprio medico di base, il quale deve certificare la patologia. Dopodiché, lo stesso provvede a comunicare la patologia all’INPS, avviando la richiesta per l’invalidità civile.

Medico illustra il funzionamento della tiroide (Inran.it)

Alla domanda devono essere allegati il certificato medico, la richiesta del medico e gli esami diagnostici, quindi ecografia tiroidea e test del TSH. Una volta inoltrata la domanda, l’INPS prenderà appuntamento per il controllo con la commissione medica, la quale valuterà l’invalidità. L’importo varia in base alla gravità di invalidità.

Gli invalidi al 100% possono ottenere un assegno di 550 euro al mese, per chi ha una patologia stabilità tra il 74% e il 99%, l’assegno è pari a 286 euro mensili. Chi necessita di assistenza continua, riceve 520,29 euro in più. Il riconoscimento del bonus tiroide non incide sulle agevolazioni previste dalla Legge 104. L’alimentazione per la tiroide: i cibi concessi e i vietati.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.