Quando si ha voglia di dolce dopo i pasti in realtà si evidenzia più di una motivazione che svela un lato più nascosto di noi
Una voglia improvvisa e perentoria di dolce spesso ci assale dopo aver consumato pranzi e cene e abbiamo un bisogno impellente di soddisfarla. Alcuni narrano leggende sulla fame di dolce corrispondente alla mancanza di amore e molti si danno questo alibi volentieri per celare una famelica golosità che si sprigiona in modo repentino.
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Per altri è una semplice abitudine che scaturisce dall’infanzia quando la mamma ci preparava sempre un dolce a fine pasto ed ora la memoria storica ci invita a seguire lo stesso ménage ripetitivo e confortante. Di sicuro quando accontentiamo questa voglia irrefrenabile di dolce il nostro organismo reagisce positivamente e gli studi di psicologia ci spiegano il perché.
La voglia di dolce
Dopo mangiato e soprattutto la sera dopo aver consumato la cena spesso veniamo assaliti letteralmente da una voglia improvvisa di un dolce, o comunque di un gusto dolce anche minimo come quello della frutta ad esempio. Un desiderio di zuccheri che diventa preponderante rispetto alla nostra semplice volontà e se stiamo seguendo un regime alimentare dietetico son dolori.
Diversa è invece la carenza di zuccheri legata ad un calo fisico e quindi energetico che deve necessariamente essere colmato per consentire al nostro fisico di riprendere le consuete attività giornaliere. Lo zucchero infatti essendo un carboidrato semplice dona energia immediata al nostro organismo per poter ripartire in pochi minuti.
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Un altra spiegazione sulla improvvisa voglia di dolce soprattutto alla sera può essere la composizione del nostro pasto che spesso è povero di carboidrati come la pasta, il pane o i cereali e questa carenza può innescare la compensazione e richiedere l’introduzione di altre tipologie di carboidrati appunto come i dolci.
La spiegazione psicologica
La psicologia ci spiega che dietro la voglia di dolce ci sono in realtà alcune reazioni chimiche del nostro cervello che dopo l’assunzione di zuccheri rilascia dopamina, un neurotrasmettitore responsabile delle sensazioni del piacere e della soddisfazione. Un meccanismo che genera un automatismo legato al bisogno fisiologico di dolce.
Esistono dunque fattori psicologici, chimici ed emotivi dietro la cosiddetta voglia di dolce che nascondono processi complessi del nostro cervello. Lo stress è uno dei principali motivi che inducono questo genere di risposta automatica del nostro sistema nervoso per compensare e trovare conforto e colmare vuoti emotivi.
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Se poi il nostro modo di nutrirci non è propriamente regolare il circolo che si innesca diventa vizioso e la voglia di dolce ne risulta rafforzata e ingestibile. Occorre dunque instaurare dei meccanismi diversi e andare a sostituire gli zuccheri contenuti elle preparazioni dei dolci con la frutta fresca o secca per ingannare il cervello e andare a compensare la carenza indotta dalla riduzione dei carboidrati durante le diete.
Il cioccolato fondente
Uno degli alleati più potenti per soddisfare la voglia di dolce è l’ottimo cioccolato fondente. Un quadratino a fine pasto è concesso in quasi tutti i regimi dietetici proprio per aiutare il nostro organismo a ricevere soddisfazione dal consumo di un alimento comunque dolce e creare il rilascio di dopamina.