Ogni tanto, la stufa a pellet può diffondere cattivi odori, un problema che si può risolvere adottando le giuste misure. Scopriamo quali.
Sempre più persone sfruttano la stufa a pellet per riscaldare casa. Gli aumenti spropositati del prezzo del gas, oppure impianti di riscaldamento vecchi e poco efficienti, spingono migliaia di cittadini a ricorrere alle stufe a pellet come strumento principale di riscaldamento domestico. In effetti, le stufe a pellet, specie quelle moderne, sono davvero eccezionali, e permettono anche di risparmiare parecchio denaro.
Le stufe moderne si possono impostare e manovrare tramite App sullo smartphone, sono efficienti, potenti e dai consumi controllati. Queste rappresentano la soluzione ideale per riscaldare casa, sostituendo i cari vecchi termosifoni. Certo, negli ultimi tempi anche i sacchi di pellet hanno subito un incremento di prezzo, ma se sfruttati con criterio, questi possono durare a lungo. Tuttavia, in alcuni casi le stufe possono diffondere cattivi odori nell’ambiente domestico. Come risolverlo?
Il pellet emana sgradevoli odori per la casa: le soluzioni più efficaci per risolvere il problema
In tanti hanno notato che la propria stufa a pellet, a volte, può diffondere odori sgradevoli, liberandoli nell’ambiente. In tal senso, vivere in un ambiente domestico invaso dalla puzza non è certo piacevole, dunque è bene agire cercando di risolvere il problema. Prima di tutto, scopriamo per quale motivo le stufe a pellet possono diffondono cattivi odori.
La risposta non va ricercata nella stufa in sé, ma nel pellet con la quale la si alimenta. Il cattivo odore, infatti, può essere determinato dall’uso di un pellet di bassa qualità, magari contenente sostanze non naturali, oppure il problema può essere legato a una scarsa manutenzione della stufa. È importante capirne la causa, per poter agire nella maniera corretta, adottando misure preventive.
La manutenzione della stufa è essenziale. Così come per la caldaia per l’acqua calda e per i termosifoni, periodicamente anche la stufa deve essere sottoposta a controlli, contattando un esperto, il quale effettuerà dei test, verificando la corretta funzione della canna fumaria o eventuali dispersioni. Inoltre, è bene pulire la stufa almeno una o due volte alla settimana, sia fuori che all’interno, per evitare ostruzioni e accumuli di cenere, migliorando l’efficienza del sistema.
Stufa a pellet: come risolvere il problema del cattivo odore
È bene verificare anche la corretta ventilazione degli ambienti, ovvero assicurarsi che gli spazi siano ben areati. La stufa a pellet, inoltre, deve essere collocata in una posizione strategica, senza ostacoli davanti, quindi mai posizionare mobili accanto alle bocchette dell’aria, i quali possono danneggiarsi e diffondere cattivi odori. Tornando alla questione del pellet, è importante acquistare pellet di qualità e non alterato da sostanze chimiche.
Ogni pellet possiede caratteristiche proprie e un diverso profumo. Molte marche di bassa qualità utilizzano la lignina, un additivo usato anche su vernici e colle per renderlo più resistente. Tuttavia, questa sostanza, durante la combustione, si libra nell’aria, diffondendo un odore particolare, anche sgradevole e poco salutare. In tal caso, è meglio cambiare marca di pellet.
Ma allora, quali soluzioni adottare sul momento? Oltre alla periodica manutenzione del macchinario e l’acquisto di pellet di qualità, si consiglia di adottare una misura pratica e veloce per eliminare i cattivi odori in casa. Un rimedio efficace è quello dell’utilizzo della classica vaschetta di acqua, posizionata sulla stufa, che funge da umidificatore. A questa, basta aggiungere qualche goccia di olio essenziale per profumare l’ambiente.