Se sei un amante del pesce, questa notizia non ti farà piacere: cosa si trova al loro interno

Ti piace tanto il pesce e ne sei un amante incallito? Purtroppo devi fare attenzione perché hanno trovato tracce di una sostanza pericolosa.

Ognuno di noi ha delle preferenze per quanto riguarda il cibo. C’è chi non può assolutamente rinunciare alla pizza, c’è chi preferisce di gran lunga una cena a base di carne e c’è chi preferisce il pesce. Se anche tu sei un amante del pesce, dovresti sapere che le ultime notizie a riguardo non sono buone. Sono state trovare sostanze pericolose e devi assolutamente esserne informato.

Piatto di pesce
Piatto di pesce (Inran.it)

Il pesce, oltre ad essere buono, ha dei nutrienti preziosissimi per il nostro organismo. Ogni nutrizionista ci direbbe di inserirlo regolarmente nella dieta perché fonte utilissima per noi di Omega3. Ma, detto questo, dobbiamo anche fare i conti con la realtà e con l’inquinamento che è sempre più presente in tutto il mondo. Questo ha influenzato anche la salute dei pesci.

Amante del pesce? Attenzione a che cosa mangi

Dal momento che non accenna a fermarsi l’enorme discarica di plastica presente nei nostri mari, alcuni scienziati hanno voluto ripetere i test sui pesci che finiscono poi sulla nostra tavola. Ebbene, le notizie sono allarmanti. I risultati, ovviamente, sono allarmanti. Come se ogni singolo pesce dell’oceano e del mare non possa fare a meno, purtroppo, di ingerire plastica.

Infatti, i risultati danno per certo un 99% di campioni di pesce con presenza di microplastiche al loro interno. Ovviamente, i pesci erano diversi, dal salmone al gambero, dal merluzzo ai crostacei. L’80% di questi frammenti piccolissimi di plastica deriva dall’industria dell’abbigliamento e dal lavaggio dei vestiti sintetici.

Pesce con della plastica vicino
Pesce con della plastica vicino (Inran.it)

Dunque, questa ricerca e questi risultati ci fanno capire che la questione inquinamento da plastica è molto grave e che i pesci non riescono più ad evitarla. Poi, questi pesci, con fibre tessili all’interno o altri tipi di plastiche, arrivano nella nostra tavola e poi nel nostro organismo. Uno scenario che non ha nulla di salutare. Ma che cosa rischiamo?

I rischi per la salute

Le plastiche o le microplastiche possono derivare da tutto: da una bottiglia di plastica, da procedimenti industriali, da pneumatici deteriorati. Se sono presenti nel pesce e noi mangiamo quel pesce, anche il nostro organismo riceverà quei frammenti nocivi. Infatti, contengono PFAS, bisfenolo e ftalati. Queste sostanze provocano disturbi endocrini, dello sviluppo e possono portare anche al cancro.

Un’esposizione prolungata a queste sostanze sarebbe terribile per le persone. Le conseguenze non sono ancora state scoperte interamente, quindi, potrebbero essercene molte altre.

Pesce in microplastica
Pesce in microplastica (Inran.it)

Che cosa fare? La soluzione deve comprendere il processo industriale, deve esserci un cambiamento concreto e devono essere ridotte e annullate le emissioni di microplastiche. Non solo, ma serve un migliore filtraggio dell’acqua perché di questo passo, in pochi anni, la totalità dei pesci sarà in queste condizioni e l’impatto sul pianeta sarà devastante.

Dallo studio emerge che per il momento i pesci più piccoli sono quelli più compromessi perché si nutrono di plancton e il plancton accoglie frammenti di plastica. Mentre, i pesci più grandi sembrano essere meno compromessi, ma c’è anche da considerare un fatto: l’analisi ha riguardato solamente i filetti e non le interiora ed è proprio lì che si accumulano le sostanze nocive.

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