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Salute e Benessere

Si chiama metodo “run-walk” e tutti lo stanno amando: ecco il perché

Pubblicato da
Francesca Bloise

Che cos’è il metodo “run-walk” e perché sta spopolando tra chi si allena. Principi, benefici ed in cosa consiste nello specifico

Vuoi iniziare ad allenarti, hai molto sentito parlare del metodo run-walk e vorresti saperne di più? Nell’ultimo periodo sta spopolando è vero anche se non si tratta certo di una novità. È un metodo che è stato configurato negli anni Settanta e che tanti professionisti ancora oggi seguono.

Donna che corre sulla spiaggia (Inran.it)

È ideale, infatti, sia per chi è fuori allenamento e vuole rimettersi in carreggiata, sia per chi non si è mai allenato e anche per chi, invece, si allena con costanza. Vediamo in cosa consiste e come si approccia alla corsa.

Metodo “run-walk”: quando e come è nato

Il metodo “run-walk” è stato messo a punto dal runner olimpico Jeff Galloway negli anni Settanta. Lo sportivo ne ha scritto anche un libro, oggi diventato un best seller, intitolato “Il metodo run-walk-run” che per chi vuole approcciarsi ad esso è molto interessante leggere.

Nel testo si spiega in cosa consiste nel dettaglio questo metodo, ormai più che collaudato, che mette in atto diversi livelli di sforzo, alternando corsa e camminata. Quest’ultima viene proposta come un momento di pausa che consente di riprendere fiato, riposare qualche istante, per poi riprendere con la corsa.

Ragazza che cammina dopo la corsa (Inran.it)

La camminata deve essere breve e tutti gli intervalli che la prevedono devono essere pianificati anticipatamente così da inserire delle pause precise e mirate.

Galloway e la sua teoria

Il metodo “run-walk” come viene descritto dal suo “inventore” mette in atto un modo di allenarsi che sprona chi lo usa dando ogni giorno la giusta motivazione. Si differenzia fortemente da quei metodi super intensivi che prevedono lunghi periodi di corsa e di allenamento.

Secondo Galloway questi allenamenti sono controproducenti sia perché fanno sentire esausti e stressati ma anche perché tendono a far incorrere con facilità in infortuni così da costringere gli atleti ad abbandonare il percorso senza raggiungere l’obiettivo prefissato.

Allenamento con il metodo run-walk (Inran.it)

Galloway ha scoperto che il suo metodo aiuta a diventare anche più veloci nella corsa. Lo ha capito analizzando le performance di oltre 10mila runner che hanno scelto il suo “run-walk”. È emerso che su 5 chilometri si guadagnano in media 3 minuti che diventano 7 in una mezza maratona e poco più di 13 in una maratona completa.

Alcuni benefici

Tanti sono i benefici che questo metodo regala agli atleti che lo seguono. Alcuni li abbiamo già introdotti. Non solo permette di essere più veloci ma dà la capacità di correre anche più a lungo in quanto facendo delle pause strategiche il fisico non si sente affaticato e riesce a correre per più tempo macinando così molti più chilometri.

Evita, poi, gli infortuni. Grazie alle pause con la camminata lo stress non si accumula e si diminuisce così il rischio di farsi male. Si elimina poi la stanchezza: non nella sua totalità certo, ma di sicuro a fine allenamento non si arriva sfiniti.

Francesca Bloise

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Francesca Bloise