Anche l’ortica può essere un alleata della salute, una pianta molto sottovalutata ma ricca di proprietà benefiche: come sfruttarla.
Tendiamo a evitarla per via della delle sostanze urticanti presenti sul fusto e sulle foglie, i tricomi, ossia dei minuscoli peletti contenenti una sostanza irritante che la pianta sfrutta come difesa, ma l’ortica è uno dei vegetali contenenti più proprietà medicinali in assoluto. L’irritazione da ortica, a seguito di un contatto, provoca temporanei eritemi sulla pelle e un leggero prurito.
Le tossine presenti sui peli della pianta agiscono sulla pelle per breve tempo, senza provocare effetti collaterali gravi. Il tutto si stempera nel giro di pochi minuti. Eppure, al di là delle sue sostanze urticanti, l’ortica presenta importantissime proprietà salutari, studiate e sfruttate anche dalla medicina moderna. Questa erba spontanea è un valido aiuto per la nostra salute, per questo motivo possiamo usarla in casa in tanti modi diversi. Scopriamo tutti i benefici.
Grazie ai suoi composti bioattivi, l’ortica rappresenta un valido aiuto per la nostra salute. Flavonoidi, acidi organici, quercetina, lignani, lectine, polisaccaridi immunostimolanti, sono tutti principi che comportano molteplici benefici. In più, l’ortica è ricca di minerali, come potassio, magnesio, calcio e ferro, e di vitamine, in particolare vitamina A, C, K e del gruppo B.
Le foglie, inoltre, contengono serotonina e istamina, neurotrasmettitori essenziali per i nostri processi fisiologici. La maggior parte dei micronutrienti essenziali è concentrata nelle foglie della pianta, tanto che queste apportano una buona percentuale di proteine vegetali, acidi grassi omega 3 e omega 6, e fibre solubili e insolubili per il benessere dell’intestino.
Ricca di antiossidanti, l’ortica contribuisce a rallentare l’invecchiamento cellulare e lo stress ossidativo. Comporta anche benefici antinfiammatori, perciò regola le infiammazioni del corpo, migliora le articolazioni e l’ipertrofia prostatica, bloccando l’enzima 5 alfa reduttasi. L’azione diuretica, infine, contribuisce a espellere le tossine accumulate nel corpo attraverso la minzione.
Naturalmente, il modo migliore per assorbire tutte le proprietà dell’ortica è quella di preparare tisane e infusi fatti con le foglie fresche. È possibili sfruttare anche le foglie già essiccate, per poi lasciarle in infusione per 10/15 minuti. L’infuso si può bere sia caldo che freddo, anche un paio di volte al giorno, magari lontano dai pasti. L’ortica, tra l’altro, è ampiamente sfruttata nei prodotti di bellezza, in particolare per rafforzare i capelli.
Possiamo anche sfruttare la tintura madre di ortica per combattere disturbi articolari o anemia, da assumere qualche goccia prima dei pasti. O ancora, sul mercato esistono gli integratori in capsula, utili per assorbire tutti i benefici del vegetale. Ma l’ortica si può consumare anche fresca, appena raccolta. In primavera le foglie offrono il massimo dei valori nutrizionali e dei principi attivi, in particolare prima della fioritura, quando la pianta è nel pieno delle energie.
Ovviamente, prima di consumare le foglie fresche occorre immergerle in acqua bollente per un minuto, per neutralizzare le tossine urticanti. L’acqua di cottura può essere riutilizzata come base per zuppe, essendo ricca di nutrienti. Le foglie bollite si possono consumare in una insalata, oppure per arricchire risotti e frittate. Per la preparazione di un decotto, le foglie, insieme a steli e radici, devono bollire per 15 minuti.
Il periodo migliore per raccogliere le foglie è tra marzo e aprile, all’inizio della primavera, quando i germogli raggiungono i 20 cm di altezza. Altrimenti, le foglie si possono raccogliere anche tra settembre e ottobre, specialmente al mattino presto. Non si segnalano particolari controindicazioni, anche se l’ortica in certi casi può comportare acidità di stomaco e bruciori nei soggetti più sensibili.
Non bisogna esagerare con le dosi, poiché la vitamina K può causare disturbi renali. In tal senso, l’assunzione di ortica può interferire con alcuni farmaci antipertensivi, ma anche con farmaci per il diabete. Donne in gravidanza e in allattamento devono moderare il consumo di ortica. È bene fare dei cicli di assunzione di 3 o 4 settimane, alternati da periodi di sospensione.