Medico di famiglia: si prospettano nuovi orizzonti per i professionisti della sanità. Cosa sta accadendo e cosa potrebbe cambiare
Il medico di famiglia è un vero e proprio punto di riferimento, oggi, sul fronte della sanità, per gli italiani. Il primo vetture a cui ci si rivolge quando le cose in fatto di salute non vanno bene. Spesso però la categoria ha mostrato non poche difficoltà e da qui a breve potrebbe essere coinvolta da diverse novità.
![Medico di famiglia](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2025/02/Medico-di-famiglia-novita.jpg)
Da qui al prossimo futuro le cose per i medici di famiglia potrebbero decisamente cambiare con modifiche considerevoli per i professionisti che operano e per i cittadini che hanno bisogno di assistenza. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Novità per il medico di famiglia? Cosa sta accadendo
Per il momento sono solo degli accenni ma potrebbe profilarsi per i medici di famiglia una svolta epocale. Lo ha rivelato Milena Gabanelli nella sua rubrica sul Corriere della Sera che per la prima volta ha parlato in modo aperto e sistemico di una possibile riforma che riguarda i medici di famiglia.
Un cambiamento importante in tutta la sanità pubblica che prevederebbe l’inserimento dei professionisti della sanità, che ricoprono il ruolo di medico di famiglia, come dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale.
![medico famiglia](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2025/02/Medico-di-base-riforma.jpg)
Un passo decisivo di cui si parla da tempo ma che ora sembra essere sempre più concreto anche perché trova il favore dei nuovi medici di base che potrebbero rafforzare così il loro ruolo e rispondere in modo più concreto e decisivo alle necessità dei cittadini.
Cosa propone la riforma per i medici di base
Essere dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale per i medici di base, a propria discrezione. Se i nuovi non ci penserebbero due volte ad accettare, per i veterani, il testo propone la libera scelta. Chi opera già nel settore può decidere di mantenere il proprio status di libero professionista.
Sul fronte delle ore di lavoro saranno in tutto 38 quelle settimanali per le quali i medici dovranno garantire il proprio operato con possibili variazioni in base al numero di pazienti assistiti.
![Medico famiglia](https://www.inran.it/wp-content/uploads/2025/02/Medico-di-famiglia-cosa-cambia.jpg)
Spazio anche all’ambito della formazione nella nuova riforma che propone un corso di laurea specialistico dalla durata di quattro anni che sostituirebbe il corso regionale di tre anni attualmente attivo. Un modo per dare una formazione più ampia, oltre che mirata e moderna, ai medici che oggi si trovano a gestire sfide sempre più complesse.
Un sistema più moderno
Cosa significherebbe attuare la riforma per i medici di famiglia? Avere sicuramente un sistema integrato più moderno ed efficiente che assicurerebbe maggiore stabilità per i medici ed una migliore preparazione professionale. Certamente per il settore sanitario italiano ci sarebbero degli importanti cambiamenti rimodellando il volto della medicina di base del nostro Paese.