Cosa fare con la farina scaduta? Una domanda che chiunque si è posto almeno una volta nella vita. E’ arrivato il momento di fare chiarezza.
Succede spesso di ritrovare in dispensa, soprattutto quando si cerca di fare ordine, della farina aperta e con una data di scadenza riportata ormai superata. La domanda che molti si pongono è se la farina scaduta possa essere consumata o meno. Non esiste una risposta univoca, nel senso che se è vero che da un lato la farina può essere consumata anche se scaduta, dall’altra però bisogna prestare attenzione all’eventuale comparsa di campanelli d’allarme.
Quindi in primis controllate l’aspetto e l’odore, se non avvertite alcuna minaccia, vuol dire che il prodotto è sicuro e potrà essere impiegata in cucina per sfoggiare le proprie abilità culinarie. La farina è ad oggi un ingrediente molto importante nella gastronomia globale visto che figura tra i protagonisti delle numerose preparazioni culinarie, primo fra tutti pane, pasta e dolci.
La data di scadenza che viene riportata solitamente sulla confezione non indica un limite assoluto; gli esperti infatti più volte sono intervenuti in materia ed hanno sottolineato come la farina scaduta non sia automaticamente nociva, magari avrà perso alcuni valori nutrizionali ma non è da considerarsi un prodotto nocivo. La farina è un prodotto a base di gradazione, quindi se viene conservata adeguatamente può mantenere la stessa fruibilità anche oltre il termine indicato.
Per preservare quindi la quantità nel tempo, è essenziale conservarla in primis in un luogo fresco e asciutto e lontano da fonti di calore e luce diretta. Attenzione anche al fattore umidità: questo infatti può favorire la formazione di muffa o si possono trovare degli insettini che minano la sicurezza del prodotto. Può essere altresì utile, già in molti lo fanno, l’uso di contenitori ermetici così da proteggere proprio la farina a lunga durata.
Ovviamente occorre controllare periodicamente le sue condizioni per accertarsi che non ci siano segni di deterioramento. Controllate l’aspetto e l’odore, se ha un colore insolito ed un odore sgradevole evitatela. Se invece ci sono anomalie può servire tranquillamente, magari garantendo una minor performance rispetto alla farina fresca.
Quindi il consumo di farina scaduta è possibile ma siate pronti sempre ad avere un approccio consapevole e attento. Valutare infatti le condizioni del prodotto e conservare correttamente sono le pratiche fondamentali per assicurare la sicurezza alimentare. Nel caso di dubbi sulla freschezza della farina che avete in casa, preferite piuttosto aprirne una confezione nuova. La farina fresca infatti contribuisce a mantenere elevati gli standard culinari ma soprattutto preserva la salute dalla comparsa di malesseri o malattie varie.