Ci sono alcuni pesci il cui consumo è sconsigliato: mangiarli non solo può danneggiare la salute, ma ci sono conseguenze anche per il pianeta.
Il pesce è spesso considerato un alimento salutare grazie alla sua elevata quantità di proteine, acidi grassi omega-3 e minerali essenziali. Ma devi sapere che non tutte le specie di pesce sono sicure da consumare regolarmente.
Alcuni accumulano alti livelli di mercurio, mentre altri provengono da tipi di pesca o allevamento che danneggiano l’ecosistema marino. Per fare scelte più consapevoli, è importante conoscere quali pesci sarebbe meglio evitare e perché.
Mangiare pesce può essere un’ottima scelta per la salute, ma è fondamentale selezionare con attenzione le specie che consumiamo.
Evitare pesci a rischio di contaminazione o che arrivano sulle nostre tavole con metodi dannosi per l’ambiente è un passo importante per proteggere il nostro pianeta e consumare alimenti salutari.
Dunque, scopriamo subito quali pesci sarebbe meglio evitare e, soprattutto, i motivi.
Il pesce spada e lo squalo si trovano in cima alla catena alimentare marina e, per questo motivo, tendono ad accumulare elevate quantità di mercurio. Questo metallo pesante è dannoso per il sistema nervoso, soprattutto per le donne in gravidanza e i bambini, poiché può influenzare negativamente lo sviluppo cerebrale. Inoltre, molte specie di squalo sono vittime della pesca intensiva e dello “shark finning”, una pratica crudele che prevede il taglio delle pinne per poi rigettare il pesce in mare, ancora vivo.
Il tonno rosso è una delle specie più a rischio a causa della pesca intensiva. È molto richiesto sul mercato, specialmente per il sushi e il sashimi, ma il suo numero è drasticamente diminuito negli ultimi decenni. Inoltre, la pesca del tonno utilizza metodi che spesso causano la cattura accidentale di altre specie, come delfini e tartarughe marine.
Anche il merluzzo dell’Atlantico, una volta abbondante, ha subito un forte declino a causa della pesca eccessiva. Inoltre, la pesca a strascico, spesso utilizzata per catturarlo, danneggia gravemente i fondali marini e riduce la biodiversità.
Il pangasio, allevato principalmente in Asia, è una delle specie più economiche disponibili sul mercato, ma presenta numerosi problemi. Viene spesso allevato in acque inquinate e nutrito con mangimi di scarsa qualità, che possono contenere residui di antibiotici e pesticidi. Questo aumenta il rischio di contaminazione per i consumatori e contribuisce all’inquinamento dell’ambiente circostante.
Anche la tilapia, un pesce d’acqua dolce molto diffuso, può essere problematica se allevata senza adeguati controlli. Alcuni produttori utilizzano sostanzechimiche per accelerare la crescita, compromettendo la qualità dell’acqua e aumentando il rischio di contaminazione dei pesci stessi.
Il salmone d’allevamento è spesso pubblicizzato come un’alternativa accessibile al salmone selvatico, ma presenta alcuni problemi. Gli allevamenti intensivi favoriscono la diffusione di malattie e parassiti, che possono contaminare sia il pesce che le acque circostanti. Inoltre, per ottenere la colorazione tipica della carne del salmone, vengono spesso utilizzati coloranti artificiali.
Se vuoi continuare a mangiare pesce senza contribuire al declino delle specie e ridurre i rischi per la tua salute, ecco alcuni consigli utili:
Mangiare pesce può essere un’ottima scelta per la salute, ma è fondamentale selezionare con attenzione le specie che consumiamo. Da oggi, aiuta la tua salute e anche l’ambiente facendo scelte ponderate, sicure e sostenibili.