Non fa la doccia per 5 anni: quello che scopre sull’igiene personale riguarda tutti

Un professore sperimenta metodi alternativi per lavarsi e non fa la doccia per 5 anni: quello che ha scoperto riguarda tutti noi.

Che cosa significa non fare la doccia per cinque lunghi anni? Probabilmente, nessuno di noi può comprenderlo. Farsi la doccia, lavare i capelli e ogni parte del corpo, è un gesto che rientra nella nostra routine quotidiana, un’azione quasi obbligatoria e che diamo per scontata, al fine di tutelare la nostra igiene personale, ma anche per vivere a proprio agio in un contesto sociale.

Donna sorridente in doccia
Donna sorridente in doccia (Inran.it)

L’igiene personale è fondamentale, sotto molti punti di vista. Essere puliti e profumati, non è soltanto una questione di bellezza, e non è neanche una questione sociale, nel senso di sentirsi a proprio agio con gli altri, ma è soprattutto una questione di salute. Essere puliti e lavati contribuisce a diminuire il rischio di malattie, infezioni e virus, poiché si eliminano i batteri e gli agenti nocivi accumulati.

Cosa succede se non facciamo la doccia per anni: l’esperimento di un professore di Yale

Un docente della prestigiosa Università di Yale ha raccontato il suo lunghissimo esperimento, durato cinque anni, in un recente podcast, intitolato Chasing Life, nel quale ha illustrato l’importanza dell’igiene personale, ma anche il perché ridurre le quantità di docce sia una buona abitudine, non solo a livello ambientale, visto che si evita di consumare acqua, ma anche a livello salutare.

Pubblicato sul New York Times, l’esperimento del dottor James Hamblin ha sollevato parecchia attenzione mediatica, e anche molteplici critiche. Ma l’esperimento mette in luce diverse problematiche che riguardano tutti noi. Prima di tutto, l’acqua calda, spesso bollente, specie in inverno, che versiamo sul corpo facendoci la doccia, reca danni alla pelle e ai capelli.

Uomo sotto la doccia
Uomo sotto la doccia (Inran.it)

La pelle è una barriera messa in difesa del nostro corpo, a contatto con acqua bollente o con sostanze troppo aggressive, questa si danneggia. Dunque, la prima cosa da fare è quella di farsi una doccia con acqua tiepida, inoltre occorre utilizzare prodotti adeguati e delicati, come shampoo, balsami o bagnoschiuma. Ma questi pochi prodotti sono davvero essenziali per la nostra igiene?

Farsi la doccia regolarmente è davvero essenziale? L’esperienza di un dottore e che riguarda tutti noi

L’esperimento del dottore americano ha sollevato parecchia attenzione. In realtà, l’uomo non ha trascorso cinque anni senza lavarsi, ma non ha svolto la comune doccia, preferendo altre metodologie e altri prodotti per lavarsi. Hamblin ha spiegato che esistono diversi falsi miti riguardanti l’igiene, come ad esempio l’esigenza di un sapone.

Il sapone, in realtà, è frutto delle campagne di marketing svolte dalle aziende, ma non è un prodotto essenziale per la nostra igiene personale. Il sapone è un prodotto comodo e utile, poiché profuma la pelle e rimuove lo sporco, ma non essenziale, perché è lo sfregamento in sé che dona pulizia. Il microbioma cutaneo è simile a quello intestinale, ed è composto da batteri buoni e da batteri cattivi.

Ragazza lava i capelli
Ragazza lava i capelli (Inran.it)

La doccia calda altera questo microbioma, così come un sapone troppo aggressivo. Il sapone, e così gli shampoo, rimuovono gli oli della pelle, destabilizzando il pH, provocando infiammazioni, secchezza e altre patologie. Chi abusa di docce bollente, infatti, ha maggiori possibilità di soffrire di acne o di eczemi. Dunque, il professore consiglia di non farsi influenzare dalle campagne di marketing, e indica i prodotti in commercio come quasi tutti uguali.

“Il tutto si riduce solo all’estetica, alla preferenza personale, ma le indicazioni sulle confezioni sono tutta pubblicità, dal punto di vista chimico i prodotti sono quasi tutti uguali”. Insomma, l’esperimento di Hamblin evidenzia non l’esigenza di trascuratezza, quindi non suggerisce che essere sporchi e puzzolenti sia una condizione migliore, ma ricorda solo di porre attenzione al lavaggio, non sempre ideale per eliminare i batteri sulla pelle, poiché elimina anche i batteri buoni, diventando così controproducente.

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