Petto di pollo, le strisce bianche mi inquietavano da morire. Parlando con il mio macellaio ho finalmente capito cosa sono, e perché tenermene alla larga
Se ti chiedessimo di indicare la tipologia di carne maggiormente impiegata per le nostre ricette quotidiane, senza ombra di dubbio, non faresti fatica a nominare il petto di pollo. Vista e considerata la sua versatilità, si tratta di un prodotto che può essere proposto, letteralmente, in tutte le salse.
In un precedente articolo, nella fattispecie, ti avevamo spiegato come realizzare una squisita ricetta a base di petto di pollo, salsa e patate. E come trascurare la possibilità di adoperare questo ingrediente come fonte proteica da aggiungere a un’insalatona?
Prima di cimentarti nella realizzazione di qualunque ricetta, ciò nonostante, deve necessariamente esserci il momento dell’acquisto al supermercato. Un’operazione che, alle volte, può darci numerose problematiche. Per quale ragione? Te la sveliamo di seguito.
Petto di pollo, hai mai notato alcune strisce bianche? Cosa significano
Ti è mai capitato di trovarti di fronte al reparto del supermercato in cui è esposta la carne di pollo, e di notare alcuni insoliti filamenti bianchi proprio nel petto? Scommettiamo che, dinanzi a quella stranezza, non avrai mancato di chiederti cosa significassero.
Per fortuna, rivolgendomi al mio macellaio di fiducia, sono riuscita a risolvere l’arcano. Si tratta della risultante di una patologia chiamata miosteatosi, un disturbo che intacca i muscoli del pollo. Nella fattispecie, parliamo di depositi di grasso intramuscolare che si rendono visibili proprio sotto forma di striature bianche.
Un fenomeno che, in tempi recenti, ha visto un aumento esponenziale dei casi, proprio per via della proliferazione degli allevamenti intensivi. Cambiando qualità e quantità degli alimenti con cui i polli sono alimentati, di fatto, la conseguenza è che la qualità dei prodotti che consumiamo venga influenzata in negativo.
Il petto di pollo con striature bianche è pericoloso? Come comportarsi
Ora che ti abbiamo spiegato quale sia la causa delle famose striature bianche, arriviamo alla domanda più gettonata di tutte: il pollo con striature bianche è pericoloso per la nostra salute, oppure può essere consumato senza porsi troppi problemi? L’aiuto del mio macellaio, anche in questo caso, si è rivelato prezioso.
Le striature bianche, oltre a impattare in termini di estetica, suggeriscono anche un cambiamento nei tessuti muscolari del pollo. Cosa significa tutto ciò? Banalmente, una carne di qualità inferiore rispetto a quella di un pollo allevato con metodo tradizionale. Un metodo, cioè, che non preveda ritmi intensivi.
Per quanto concerne la salute, il mio macellaio mi ha spiegato che un pollo con striature bianche può presentare una quantità di proteine significativamente più bassa; di contro, la percentuale di grassi e calorie è nettamente superiore a quella di un pollo allevato tradizionalmente. Parliamo, nella fattispecie, di una percentuale fino al 224% in meno di proteine rispetto a un pollo considerato “sano”. Come regolarsi, dunque?
Pollo con striature bianche: i rischi per la salute
Trattandosi di una carne con un contenuto di grassi più elevato, il rischio, come mi ha illustrato il mio macellaio, è che il consumo regolare di questa tipologia di petto di pollo possa favorire l’insorgenza di patologie come malattie cardiovascolari, diabete e obesità. Pertanto, se si vuol evitare la comparsa di infiammazioni croniche, sarebbe bene optare per una carne di altro tipo.
