In molti hanno apprezzato il buono spesa di Esselunga da 500 e 1000 euro, ma la verità è un’altra. Si tratta di una truffa: come riconoscerla
Esselunga è una delle catene di supermercati più apprezzate in Italia, nota per la sua capacità di combinare convenienza e qualità. Fondata nel 1957, si è affermata come punto di riferimento per milioni di famiglie italiane. Propone, infatti un’offerta diversificata e al continuo impegno nella soddisfazione del cliente. La rete di negozi è capillare, con punti vendita in numerose città, e offre una vasta gamma di prodotti, dai freschi a quelli confezionati, dalle marche proprie alle etichette più conosciute.
Ciò che distingue Esselunga è la sua attenzione alla qualità. I prodotti freschi, come frutta, verdura, carne e pesce, sono selezionati con rigore, mentre le linee di prodotti a marchio privato sono sinonimo di alta qualità a prezzi competitivi. Inoltre, Esselunga è famosa per l’innovazione nei servizi, come la spesa online e le offerte promozionali che rendono ancora più conveniente fare la spesa. In sintesi, Esselunga è scelta quotidiana per la sua affidabilità e la sua capacità di unire qualità e risparmio.
Le frodi online, in particolare quelle che utilizzano il “phishing”, sono diventate una delle minacce più diffuse nel panorama digitale. Questo tipo di truffa mira a ottenere informazioni personali o addirittura denaro attraverso messaggi ingannevoli che sembrano provenire da fonti affidabili. Parliamo di banche, aziende o piattaforme di ecommerce. Di solito, i truffatori inviano email, SMS o comunicazioni sui social che contengono link verso siti web falsi, creati ad hoc per carpire dati sensibili. Parliamo di password, numeri di carte di credito o dettagli bancari. Talvolta, vengono anche proposte false opportunità, come premi da ritirare o richieste di donazioni per cause benefiche inesistenti.
I segnali che possono aiutare a riconoscere un messaggio di phishing includono promesse di premi troppo allettanti, come buoni sconto esorbitanti, o la minaccia di sospendere un servizio importante (ad esempio, l’home banking o un account online). Le truffe di phishing possono apparire estremamente convincenti, ma ci sono diverse precauzioni che si possono adottare per proteggersi. Una delle prime cose da fare è controllare attentamente l’indirizzo email del mittente. Se la comunicazione proviene da un dominio diverso da quello ufficiale dell’azienda o del servizio è un segnale d’allarme.
Parliamo ad esempio da un indirizzo che non finisce con “@esselunga.it” o “@newsletter.esselunga.it” per un’email di Esselunga. Inoltre, è fondamentale evitare di cliccare sui link contenuti nel messaggio. Posizionando il cursore sopra il link senza cliccarci, si può visualizzare l’URL vero e proprio. Se il link non corrisponde al sito ufficiale dell’azienda, è meglio non proseguire. Un altro consiglio utile è quello di verificare sempre l’intestazione del messaggio (il cosiddetto “Internet Header“), che può rivelare informazioni utili sui server da cui proviene la comunicazione. Inoltre, evitare di aprire allegati che arrivano con messaggi sospetti.
Oltre alle email, il phishing può colpire anche sui social media e sulle piattaforme di messaggistica istantanea, come WhatsApp, Telegram o SMS. È sempre importante verificare che le offerte o comunicazioni provengano dai canali ufficiali dell’azienda, consultando il sito web o l’app ufficiale per confermare eventuali iniziative.
Per chi riceve messaggi su WhatsApp o altre app di messaggistica, è consigliabile verificare sempre il mittente, anche se il numero potrebbe sembrare appartenere a una fonte conosciuta. Controllare che il link rimandi a un sito ufficiale di Esselunga o di qualsiasi altra azienda coinvolta è un passo fondamentale per evitare di cadere nella trappola.