Hai sentito parlare della regola 17/20 per essere in forma? Un nuovo approccio non restrittivo scelto anche dalle star. Scopriamo di cosa si tratta
Rimanere in forma per preservare la propria salute e nello stesso tempo per poter sfoggiare un fisico sempre perfetto è un’aspirazione che accomuna molti. In tanti ci riescono, altri non proprio. Ad oggi gli approcci per mantenersi in forma sono tanti e diversi, tra regimi alimentari inniovativi come la regola dei 12 e allenamenti restrittivi e altre linee più soft.
Nell’ultimo periodo sta spopolando la regola 17/20. Sai di cosa si tratta? Scopriamo quali sono le linee guida, chi la propone ed in cosa consiste.
La regola 17/20: cos’è e chi la propone
Si chiama 17/20 ed è la “regola” per mantenersi in forma proposta da Magnus Lygdbäck, personal trainer e nutrizionista svedese che segue ed ha seguito tantissimi vip. Da Ben Affleck a Gal Gadot, passando per Alicia Vikander, Alexander Skarsgård, Katy Perry e Harry Styles, grandi nomi che hanno scelto di farsi seguire da lui.
Il suo metodo non prevede né il conteggio delle calorie né tantomeno l’eliminazione di alcuni alimenti dalla propria dieta. Un approccio che detto così rappresenta il sogno di molti, senza limitazioni e regole ferree da seguire.
Magnus Lygdbäck lo definisce semplice e nello stesso tempo unico il suo approccio perché crede che per mangiare bene ed in modo sano non servano né sensi di colpa e né restrizioni. Ma vediamo nel dettaglio come si struttura la sua proposta.
Come funziona il sistema Lygdbäck
Lygdbäck ha spiegato che la sua regola di chiama 17/20 perché secondo il suo approccio 17 pasti su 20 devono essere “precisi”, gli altri, invece, solo liberi e dunque composti con qualsiasi cosa si voglia. Per “precisi” il personal trainer intende che questi pasti devono essere composti da “una buona fonte di proteine, grassi buoni, carboidrati a rilascio lento e verdure”.
Per carboidrati a rilascio lento, Lygdbäck intende carboidrati complessi, come avena, riso, pane integrale e patate. I tre pasti liberi, invece, consentono a tutti di mangiare fuori con gli amici, scegliere la pasta, un dolce e anche un bicchiere di vino.
Il suo sistema si fonda su cicli composti da quattro giorni. Ogni giorno si assumono cinque pasti, ed in particolare tre completi e due spuntini raggiungendo così i 20 pasti in quattrog giorni. E poi si ricomincia. “Bisogna solo ottimizzare ma non escludo nessun cibo – ha puntualizzato il nutrizionista – Mangio quello che voglio. Se è qualcosa che mi piace ma non è sano, mi assicuro di non mangiarlo sempre”.
Un sistema di equilibrio e felicità
Equilibrio e felicità sono i due punti cardine sui quali si basa il sistema fondato da Lygdbäck che spiega che sulla nutrizione e sulle diete da seguire ci sono così tanti approcci (come quello funzionale ad esempio) e disinformazione e spesso si incoraggiano “metodi estremi”.
Il suo, invece, punta alla sostenibilità e al mangiare sano per stare bene: “Amo il cibo, amo un buon bicchiere di vino, penso che dovremmo goderci il cibo come una parte importante della vita” precisando che non crede a divieto di mangiare i cibi e alle diete “militari”.