Si è parlato molto del nuovo codice della strada e delle possibili sospensioni; ma se parliamo di patologie e difficoltà mediche?
In questo inverno il tema principale che ha coinvolto maggiormente i tavoli rossi dell’Algida di tutta Italia è senza ombra di dubbio il nuovo codice della strada. Una stretta importante che ha visto molto parlare del provvedimento, soprattutto in rapporto alle sanzioni collegate al tema della cannabis. In questo insieme di novità troviamo nuove norme che identificano nuove possibili sospensioni della patente in caso di particolare infrazioni. Ma, invece, parlando di patologie, qual è la situazione?
Sospensioni della patente: il caso delle patologie
Nel nuovo codice della strada non troviamo modifiche che cambiano la funzione di questo in rapporto a patologie specifiche per la sospensione della patente. Il rinnovo ha voluto, principalmente, marcare dei nuovi limiti attorno a sanzioni e infrazioni. Quindi possiamo confermare che il contenuto in sostanza non è cambiato. Ottima informazione, ma, se volessimo entrare nel dettaglio della discussione, cosa non è cambiato? Cosa spiega il codice della strada sulle patologie e la sospensione della patente?
Per conseguire la patente bisogna poter rispondere ad una serie di requisiti fisici e psicologici. Nello specifico, non è possibile ricevere la patente e non si è in grado, in base alla propria situazione sanitaria, di svolgere una guida totalmente sicura. Questa è una valutazione che viene fatta quando si acquisisce la patente, ma se questi requisiti vengono a mancare durante? In questo caso c’è la possibilità di sospensione della patente per motivi di salute.
Sospensione della patente e patologie: ecco cosa dice il CdS
Quando parliamo di sospensione della patente, però, dobbiamo sempre contestualizzare cosa significhi. Infatti la sospensione, a differenza del ritiro, è fissata per un periodo determinato, stabilito dalla legge. Questa sospensione, per l’appunto, viene disposta quando si perdono i requisiti fisici o psicologici. Questa sospensione può avvenire soltanto in presenza di patologie che escludono di poter guidare in sicurezza. La sospensione ha un tempo determinato ma, paradossalmente, può essere a tempo indeterminato. Questo succede perché in mancanza dei requisiti fisici, dopo la sospensione, per riattivare la patente c’è bisogno di una conferma del superamento della patologia che ha causato al sospensione. La sospensione è, inoltre, un atto definitivo, quindi non può essere impugnata, se non contestando la decisione stessa della commissione medica.
La commissione ha una serie di parametri di sicurezza che identificano una serie di limitazioni date dalla sicurezza. Possiamo già elencare alcuni aspetti, come una grave mancanza di vista o di udito, malattie cardiovascolari, patologie endocrine diverse dal diabete. Insieme a queste si contano anche malattie del sistema nervoso centrale e periferico, patologie dell’apparato urogenitale e malattie del sangue, oltre a patologie psichiche in atto. Parliamo sempre di sospensione, quindi non di ritiro e, inoltre, c’è la possibilità che, dopo un’attenta visita medica si consideri la possibilità di concedere una patente di guida speciale.
Lorenzo Angelini