Sei sempre indeciso su cosa mangiare a colazione? Ti suggeriamo noi quale, tra dolce e salata, è l’opzione migliore
Scovare la colazione perfetta per noi, e cioè quella che ci garantisce un corretto apporto di nutrienti, oltre che di energia, può trasformarsi in un’impresa a dir poco titanica.
Le regole per un primo pasto che si rispetti, d’altro canto, sono le stesse da tempo. Una buona colazione dovrebbe apportare tra il 20 e il 25% delle calorie giornaliere, oltre che essere veicolo di carboidrati complessi e semplici, proteine e grassi buoni. Nella ricetta della torta all’avena e cioccolato che ti abbiamo presentato in questo articolo, le condizioni sono tutte soddisfatte.
Ma qual è, volendo scendere nei particolari, l’opzione migliore tra colazione dolce e colazione salata, soprattutto in termini di sazietà e di macro e micronutrienti apportati? Ti sveliamo qual è la risposta al quesito.
Dolce o salata? Cosa sapere riguardo la colazione
Che sia dolce o salata, l’importante è che la colazione ti consenta di raggiungere il quantitativo calorico a cui accennavamo in precedenza: circa il 25% del totale del tuo fabbisogno.
Come spiega il nutrizionista Riccardo Roveda a La Gazzetta, quando si tratta del pasto con cui iniziamo la giornata, “l’importante è che sia completo e che, allo stesso tempo, non si riveli eccessivo“. Ovvero, che non appesantisca troppo la digestione.
Senza ombra di dubbio, spiega il nutrizionista, la “classica” colazione a base di cornetto, caffè e biscotti è tutt’altro che salutare e saziante per l’organismo, essendo sbilanciata a livello di zuccheri e grassi. Il rischio, dunque, è che si presenti il classico “buco” allo stomaco nel giro di una manciata di minuti. Quale potrebbe essere, quindi, il tipo di colazione più adatto a noi?
Colazione salata: l’opzione migliore tra cui scegliere
Il nutrizionista Roveda, in termini di colazione dolce o salata, dimostra di avere ben pochi dubbi. Se si desidera privilegiare una colazione che fornisca un maggior apporto di proteine, quella salata è sicuramente l’opzione migliore tra cui scegliere.
Per quale ragione? Perché, molto semplicemente, è più probabile che, nella colazione salata, “le proteine siano molto più presenti rispetto a zuccheri semplici o grassi“; e che questa condizione, di conseguenza, “favorisca un maggiore senso di sazietà e riduca il rischio del buco allo stomaco“.
Cosa mangiare, dunque, per assicurarsi il raggiungimento del fabbisogno calorico di cui necessitiamo? Carboidrati complessi, grassi e proteine in giuste quantità. E, soprattutto, accompagnando il tutto con una porzione di frutta.
Alcuni esempi di colazione salata
Pane integrale tostato con ricotta (o altro formaggio magro) e marmellata; avocado toast con salmone affumicato; uova strapazzate accompagnate da pane e frutta secca. Queste sono solamente alcune delle opzioni salate tra le quali scegliere al mattino. “Si può consumare anche un classico toast con fesa di tacchino o bresaola, insieme a della verdura e dell’avocado – prosegue il nutrizionista -. La cosa importante è variare sempre“.