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Categorie: Alimenti e Nutrizione

Alcuni alimenti non possono essere messi in microonde: la lista completa

Pubblicato da
Lorenzo Angelini

Cosa possiamo mettere in microonde? Ecco la lista degli alimenti da poter scaldare o cucinare nel nostro microonde. 

Microonde e alimenti: cosa non cucinare nell’elettrodomestico (Inran.it)

Siamo nella metà degli anni ’40 quando ci si rese conto con l’interazione con la materia con campi elettromagnetici, potessero riscaldare i cibi. Si parla di una di quelle invenzioni casuali, che non era stata cercata, ma trovata. Così il mondo della cucina ha abbracciato l’elettrodomestico che ha passato la storia e che oggi troviamo ancora negli scaffali dei negozi. Dal primo prodotto nel 1947, alto 1,8m e molto pesante, oggi compatto ed elegante entra a far parte del design delle case.

Dalla storia all’utilizzo del forno a microonde

Microonde e alimenti: cosa non cucinare nell’elettrodomestico (Inran.it)

Un lungo viaggio storico che ha visto questo elettrodomestico entrare nelle nostre case e prendere parte al nostro quotidiano. Un quotidiano così continuativo e sicuro che ha cambiato il modo di cucinare, creando attorno alla presenza di questo, ricette e metodi di cottura, oltre ad un panorama di icone personalizzate. Per questo, oltre a conoscere le ricette e i vari tipi di cottura, è importante sapere cosa non cucinare nel forno a microonde.

Prima ancora di partire con la lista degli alimenti è essenziale che si comprenda come utilizzare il forno a microonde. Prima di tutto dobbiamo conoscere bene il proprio elettrodomestico, funzioni e caratteristiche. Preso atto di questo, esistono delle regole base per usarlo in sicurezza. Prima di tutto è importante usare i giusti contenitori da inserire all’interno del forno, indicati per la cottura con onde elettromagnetiche. Inoltre è fondamentale tenere il più pulito possibile il forno per prevenire ogni tipo di contaminazione.

Cosa non cucinare: la lista degli alimenti da evitare

Iniziamo a parlare degli alimenti che non devono essere cucinati nel forno a microonde: uova ed alimenti con la buccia. Infatti, all’interno dell’elettrodomestico l’uovo passa dallo stato liquido a quello gassoso e, data la presenza del guscio, questo non può fuoriuscire, portando l’uovo all’esplosione. Questo può succedere sia dentro lo stesso forno che durante lo sbalzo di temperatura una volta tirato fuori, rischiando anche di ustionarvi. Il tema vale per l’uovo come per gli alimenti che presentano gusci o bucce che non permettono l’espansione del cibo e le sue modifiche di stato.

Oltre agli alimenti con il guscio si consiglia di evitare di cucinare la carne del microonde. Il problema, infatti, è proprio nella cottura della carne nel forno. Infatti, come prima informazione, dobbiamo essere consci che il forno a microonde non è in grado di sconfiggere eventuali batteri, questo perché la cottura non avviene in maniera uniforme. Nel forno a microonde la cottura non è omogena e non permette di riuscire a cuocere uniformemente la carne. La carne cruda, e soprattutto il pollo, sono alimenti pericolosi per la nostra salute, portatori facilmente di batteri come la salmonella.

Cucinare con il forno a microonde: cosa non fare

Forno al microonde: ecco cosa non cucinare (inran.it)

Un alimento che non deve essere mai cotto nel forno a microonde è il peperoncino. Sono due i motivi che ci richiedono attenzione, il primo è che, se cotto intero, è un alimento con la buccia, quindi per i motivi spiegati sopra; il secondo motivo, invece, è la capsaicina. Questa sostanza, infatti, permette al peperoncino di essere piccante e se riscaldata, potrebbe reagire e diventare molto irritante, oltre ad essere pericolosa anche nel vapore all’apertura dello sportello del forno.

Concludiamo con il riso avanzato e nel riso crudo. Come abbiamo spiegato parlando del pollo e della carne in generale, le onde del forno non sono in grado di sconfiggere gli eventuali batteri che sono già presenti nel riso crudo. Questo batterio rischia, infatti, di produrre tossine se, dopo la cottura, il riso viene lasciato anche più di due ore a temperatura ambiente. Questa potrebbe identificarsi, una volta mangiato, come intossicazione alimentare a tutto gli effetti.

Lorenzo Angelini

Lorenzo Angelini