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Salute e Benessere

Ictus, i segnali da non sottovalutare: controlla bene gli occhi

Pubblicato da
Nadia Fusetti

Ci sono alcuni segnali che potrebbero far capire l’insorgenza di un ictus e riguardano principalmente gli occhi; ecco cosa sapere.

L’ictus è una delle condizioni di salute che si temono di più andando avanti con l’età, ma non bisogna mai dare per scontato che possa accadere soltanto agli anziani. Ci sono alcune patologie che, anche se raramente, possono capitare a tutti a qualsiasi età e per questo è utile conoscere i segnali. È fondamentale per poter prendere la situazione in tempo e gestirla nel miglior modo possibile.

Oggetti ospedalieri (Inran.it)

Uno di questi segnali da conoscere riguarda gli occhi. Dagli occhi di una persona si può capire che c’è qualcosa che non va. Saper cogliere i cambiamenti che avvengono in questa parte del corpo, può rivelarsi essenziale per salvare la vita a quella persona che, probabilmente, sta avendo un ictus. Ci sono vari tipi di ictus e di diversa intensità. Pensate che ci sono i cosiddetti TIA, ovvero ictus transitori, che possono anche non essere rivelati dalla persona che li sta avendo perché molto leggeri. Naturalmente, questi piccoli ictus sono, però, preludio di qualcosa di più grave. Quindi, bisogna sempre essere informati. Un aspetto che molte persone non sanno è che gli occhi possono essere rivelatori.

Ictus: i segnali da cogliere negli occhi

In particolare, si verificano alterazioni di densità, diametro o tortuosità dei vasi sanguigni retinici. La retina è come una finestra sul nostro cervello, quindi, condivide la vascolatura con il cervello. Si possono osservare segni derivanti dalla pressione alta, dal diabete o dal colesterolo alto, tutti fattori di rischio dell’ictus. Un recente studio proprio su questo argomento è stato pubblicato sulla rivista Heart.

Alcuni esperti hanno sviluppato degli strumenti in grado di osservare la vascolarizzazione della retina e captare queste irregolarità. Sono state prese in considerazione oltre 68.000 persone dalla UK Biobank e sono state approfondite le varie architetture della retina. Dopo più di 12 anni di ricerche, i ricercatori hanno individuato 29 parametri associati al rischio di ictus.

Visita agli occhi (Inran.it)

Questi sono ben visibili ad un occhio attento ed esperto e includono diversi cambiamenti della retina. Ognuno indica un aspetto in particolare del nostro organismo, un fattore che potrebbe portare ad aumentare vertiginosamente l’insorgenza di un ictus.

I segni da tenere in considerazione

Tra i parametri individuati, ci sono sicuramente cambiamenti della densità dei vasi associata ad un rischio di ictus del 10-19%. Anche la tortuosità dei vasi indica un aumento del rischio del 10%. Ancora, la variazione del diametro (restringimenti o dilatazioni) è associata ad un 10-14%. Infine, la complessità dei vasi sanguigni aumento il rischio di un 12-16%.

Dunque, le cose da osservare sono nei vasi sanguigni degli occhi che potrebbero mostrare segnali evidenti del rischio di andare incontro ad un’ischemia cerebrale. Quello che bisogna guardare con attenzione, in pratica, sono i cambiamenti che avvengono nei nostri occhi, prima di analizzare nello specifico quali cambiamenti sono avvenuti.

Visita oculistica (Inran.it)

Questo è un altro metodo di individuazione dei rischi e un elemento in più per poter iniziare una prevenzione. Naturalmente, tutti questi parametri devono anche essere messi in relazione al genere, all’età e al quadro generale della salute di una persona.

Conclusioni dello studio

Anche se questo elemento deve essere messo in relazione con altri parametri, è comunque un grande passo in avanti. Gli esperti ora hanno a disposizione un altro aspetto da considerare che si rivela essere una strategia molto pratica e facilmente implementabile. Ulteriori studi sono già in corso per riuscire a perfezionare questa t e altre tecniche il più possibile.

Nadia Fusetti