Formaggi ai bambini: a quali fare attenzione evitandone il consumo e per quale motivo. Le spiegazioni degli esperti ai genitori
L’alimentazione e come selezionare i cibi della dieta rappresenta una scelta importantissima, tanto più quando si ha a che fare con i bambini. Trattandosi di persone ancora vulnerabili la scelta deve essere quanto più accurata possibile.
Sul fronte dei formaggi (scopri qui quelli più sani in assoluto), tu come ti comporti? C’è un metodo che usi per selezionarli? Ce ne sono alcuni, infatti, che dovresti sempre evitare quando si tratta dei bambini. A dirlo gli esperti del settore come i pediatri. Vediamo a cosa fare attenzione.
Formaggi, a cosa fare attenzione
Per evitare rischio per la salute dei bambini bisognerebbe sempre evitare di dare loro dei formaggi a latte crudo, prodotti che oggi sono sempre più diffusi tra le selezioni artigianali e nei banchi dei mercati cittadini.
L’acquisto di prodotti più naturali e che non rientrano nella filiera della grande distribuzione è una scelta che accomuna sempre più famiglie che cercano genuinità e freschezza in quello che portano a tavola.
Scelta più che condivisibile ma che deve fare i conti anche con i rischi a cui si può andare incontro nei confronti della salute dei bambini. Il latte fresco non trattato, infatti, se genuino, può essere dannoso per i più piccoli.
Formaggi a latte fresco e rischio per la salute
Molti dei formaggi che si acquistano nella filiera dei prodotti non trattati contengono, infatti, latte fresco non pastorizzato e questo potrebbe esporre i più piccoli a seri rischi. Potrebbero, infatti, venire a contatto con batteri patogeni estremamente pericolosi.
Alcuni sono portatori di malattie gravi come la sindrome emolitico-uremica (SEU), che in alcuni casi si rivela mortale.La SEU, malattia causata da batteri come Escherichia coli produttori di Shiga-tossine, nei casi più “lievi” causa danni renali e neurologici arrivando fino a casi ben più estremi.
E le etichette? Verrebbe da chiedere. In Italia non c’è l’obbligo di indicare il rischio associato al consumo di latte fresco non pastorizzato. L’informazione si trova ma nella maggior parte dei casi è molto piccola e nei prodotti artigianali molto volte non c’è nemmeno e l’unica fonte di informazione è il produttore.
Come evitare i rischi per i bambini
Secondo i pediatri la cosa fondamentale è evitare il consumo di formaggi a latte crudo per tutti i bambini fino a 10 anni, ad eccezione di quei prodotti che hanno subito poi un processo di pastorizzazione o stagionatura di almeno 9-12 mesi.
La cosa essenziale è leggere sempre le etichette e se questo aspetto non è specificato è bene evitare l’acquisto del prodotto. Per il latte crudo, il consiglio, è di bollirlo prima di farlo assumere ai bambini, proprio come si faceva un tempo, un passaggio che riduce il rischio di contaminazioni.