La scrittura a mano si conferma un grande supporto nello sviluppo cognitivo dei bambini e non solo: il nuovo studio.
Nonostante l’era dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate, i bambini della Generazione Beta non potranno abbandonare la scrittura a mano in favore di tastiere e schermi.
Lo conferma uno studio pubblicato su Acta Psychologica, che mette in luce come l’uso della penna e della carta sia indispensabile per un apprendimento linguistico profondo ed efficace.
I bambini della Generazione Beta, nati in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale, sono definiti “nativi artificiali”.
Cresceranno con strumenti tecnologici sempre più integrati nella loro vita quotidiana, ma ciò non elimina il valore delle abilità tradizionali. La scrittura a mano, infatti, rimane un esercizio fondamentale per lo sviluppo cognitivo e linguistico, un aspetto che nemmeno l’IA può sostituire completamente.
Per verificare i benefici della scrittura a mano rispetto all’apprendimento visivo, un team di ricercatori ha condotto un esperimento su un gruppo di 40 bambini (20 maschi e 20 femmine) di età compresa tra i 10 e i 12 anni, provenienti da una scuola di Shenyang, in Cina. I partecipanti, impegnati nell’apprendimento della lingua inglese, sono stati divisi in due gruppi: uno focalizzato sulla scrittura manuale e l’altro sull’apprendimento visivo.
I bambini hanno seguito due lezioni: lezione con scrittura a mano, durante la quale dovevano annotare le parole mentre apprendevano la lingua e lezione con apprendimento visivo, che prevedeva l’acquisizione delle stesse parole attraverso la lettura e l’ascolto. Successivamente, ai bambini sono stati sottoposti dei test per valutare la capacità di abbinare parole a suoni o significati, oltre alla precisione nel ricordare e scrivere le parole apprese.
I risultati hanno evidenziato vantaggi molto importanti della scrittura manuale rispetto all’apprendimento visivo:
I ricercatori sottolineano che l’efficacia della scrittura a mano si adatta al contesto e alle competenze da acquisire. Secondo la coautrice dello studio, Li Wenhui, “La scrittura si è rivelata particolarmente vantaggiosa per abbinare suoni e parole il primo giorno, per ricordare i significati il secondo e per la precisione nella scrittura delle lettere il terzo giorno”.
Dunque, bisogna sì insegnare ai bambini a scrivere a mano e dedicare tempo a questo esercizio, ma molto varia anche in basa alle competenze che si vogliono far acquisire agli studenti. Non bisogna demonizzare la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale poiché un approccio educativo flessibile, che integri la scrittura a mano e le tecnologie moderne, può rispondere alle diverse esigenze degli studenti; sempre nell’ottica che, anche nell’era dell’intelligenza artificiale, la scrittura a mano resta una competenza insostituibile per lo sviluppo cognitivo e linguistico.
Articolo a cura della Dott.ssa Aurora De Santis, grafologa esperta nell’educazione e ri-educazione del gesto grafico, in grafologia dell’età evolutiva e in grafologia forense civile e penale.