L’ortica è una soluzione spesso poco conosciuta per molti problemi di salute: ecco per che cosa può essere utile questa pianta.
Le piante hanno un’utilità incredibile per gli esseri viventi. Oltre a fornire ossigeno attraverso la fotosintesi clorofilliana, le specie vegetali purificano gli ambienti. Sono moltissime le piante e le foglie commestibili. Una delle specie meno conosciute per la loro utilità è l’ortica.
L’ortica rappresenta una soluzione spesso poco conosciuta per molti problemi di salute. Sono tantissimi, infatti, i campi medicinali e culinari in cui l’otica è protagonista.
L’ortica (il cui nome scientifico è Urtica dioica) è una pianta che ha trovato spazio nella medicina tradizionale grazie alle sue molteplici proprietà benefiche.
Considerata una pianta infestante a causa delle sue foglie urticanti, l’ortica ha effetti positivi sulla salute.
L’ortica è nota per le sue proprietà antistaminiche e antiinfiammatorie. Grazie ai suoi componenti naturali, può contribuire a mitigare i sintomi delle allergie stagionali, come prurito, starnuti e congestione nasale. Le proprietà antiinfiammatorie della ortica la rendono utile per alleviare il dolore e l’infiammazione legati all’artrite.
Gli estratti di ortica possono essere integrati nella dieta quotidiana o applicati localmente per ottenere un sollievo dalle fastidiose sensazioni di rigidità e dolore articolare.
La ortica è ricca di ferro, vitamina C e vitamina K, che la rendono un rimedio efficace per combattere l’anemia. L’ortica è in grado di alleviare disturbi digestivi grazie alle sue proprietà calmanti e al suo contenuto di fibre.
L’ortica è un valido rimedio per alleviare i dolori muscolari e l’infiammazione. Questa pianta aiuta a controllare la pressione sanguigna, regolando la glicemia e dando sollievo in caso di problematiche respiratorie.
Lo stile di vita sano è diventato, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, un concetto alla base della medicina. Le abitudini quotidiane, l’attività fisica e le scelte alimentari influenzano il benessere fisico di ciascuno. Secondo gli esperti, per prevenire malattie cronico degenerative, è necessaria l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno da consumare in momenti diversi della giornata, per circa quattrocento grammi, i cosiddetti colori del benessere.
Luciana Baroni, neurologa, geriatra e nutrizionista esperta in alimentazione a base vegetale nonché presidente della Società scientifica di nutrizione vegetariana (SSNV), spiega quali sono le verdure più ricche di proteine da portare in tavola. Tra le varietà di verdure più ricche di proteine del periodo invernale si possono annoverare gli spinaci, il cavolo riccio, i broccoli, il cavolfiore, i cavolini di Bruxelles. Frutta e verdura fresche dovrebbero essere presenti in tutte le diete. Questi alimenti sono amici del metabolismo e sono alla base di uno stile di vita sano ed equilibrato.