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Alimenti e Nutrizione

Gli alimenti con carboidrati a basso indice glicemico: la lista completa

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Consumare alimenti a basso indice glicemico è sicuramente una buona abitudine per mantenersi in salute: i carboidrati più consigliati.

L’alimentazione è fondamentale per stare in salute e per prevenire tanti disturbi e malattie, anche gravi. Un sano regime alimentare è alla base della salute del nostro organismo, e ciò determina le nostre condizioni psicofisiche, aiutandoci nel mantenerci in buona forma fisica e mentale. Va da sé quanto sia importante consumare cibi sani, magri e ricchi di nutrienti.

Ragazza mangia piatto di pasta (Inran.it)

Purtroppo, i casi di sovrappeso e di obesità sono in costante aumento in Europa, e con essi anche l’aumento dei casi di malattie, tra cui diabete, malattie cardiache e iperglicemia. L’innalzamento della glicemia, ossia la quantità di glucosio nel sangue, comporta seri problemi di salute, ed è essenziale tenerla sotto controllo. In che modo? Mangiando bene e i giusti cibi a basso indice glicemico. Ma quali sono?

Quali sono gli alimenti a basso indice glicemico consigliati dai medici

La questione di un regime alimentare a basso indice glicemico non riguarda soltanto le persone che soffrono di diabete, ma tutta la popolazione. È sempre fondamentale preferire carboidrati a basso indice glicemico, proprio per prevenire determinate patologie e complicazioni salutari. Carboidrati a basso indice glicemico saziano maggiormente, rilasciando più energia.

Inoltre, essendo ricche di fibre, aiutano nel processo digestivo e proteggono l’apparato intestinale, prevenendo tumori e infiammazioni. Carboidrati a basso contenuto glicemico sono maggiormente ricchi di macronutrienti, come vitamine e minerali, e sono anche più leggeri e digeribili, quindi contrastano senso di gonfiore, flatulenza, disturbi gastrointestinali, e ovviamente aumento di peso corporeo.

Carboidrati essenziali per il corpo (Inran.it)

Il primo medico a parlare in modo chiaro di indice glicemico è stato David Jenkins, professore di Scienze Nutrizionali presso l’Università di Toronto, in Canada, negli anni Ottanta. Si tratta quindi di un parametro piuttosto recente e che ha condizionato enormemente le diete e i regimi alimentari in tutto il mondo. Da quel momento, infatti, tutti i cibi sono stati classificati in base al loro impatto sulla glicemia.

L’impatto degli alimenti sulla glicemia: cosa mangiare per mantenere i livelli di glucosio nella norma

In linea generale, i cibi con indice glicemico sui 50 sono considerati sani, sopra ai 70 si parla di alto indice glicemico. Tuttavia, a influenzare la quantità di glucosio nel sangue non è soltanto l’indice glicemico dell’alimento consumato, ma è anche il suo abbinamento. Dunque, si parla di carico glicemico di un pasto completo. Che cosa mangiare?

Sicuramente è bene evitare le farine bianche, quindi consumare pasta e pane bianchi è controproducente, poiché sono cibi che innalzano l’indice glicemico. A questo punto è importante puntare sugli abbinamenti: mangiare pane o pasta bianchi, accompagnati da verdure, che sono ricche di fibre, riduce il carico, rallentando l’assorbimento degli zuccheri nel sangue.

Carboidrati integrali e cereali in tavola (Inran.it)

Pane bianco, riso bianco, patate, ma anche frutta come banane, anguria, uva, sono fonte di carboidrati con alto indice glicemico. È meglio consumare farine integrali e cereali, quindi pasta e pane integrali, ai cereali o ai legumi, puntando sulle farine non raffinate. Per quanto riguarda la frutta, meglio consumare frutti di bosco, ciliegie, gli agrumi, che sono tra i frutti con più basso indice glicemico.

Piatti bilanciati sono fondamentali per stare in salute: la pasta migliore è quella integrale o ai legumi, non contenente farina. Attenzione alla pasta fatta con farina di mais, dall’indice glicemico elevato, mentre per il riso meglio puntare sul basmati e in versione integrale, oppure su alternative, come il grano saraceno, la quinoa e l’amaranto. Il pane con minore contenuto glicemico è quello di segale integrale.

Ovviamente non bisogna mai rinunciare ai carboidrati, essendo fonte di energia. Pane e pasta sono essenziali per il nostro organismo, dunque non bisogna mai privarsene. È solo importante consumare quelli più sani, inserendo circa il 50% di carboidrati nel proprio apporto calorico generale.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.