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Salute e Benessere

Vitamina D, in inverno può essere difficile assumere: questi cibi ti aiuteranno

Pubblicato da
Maria Longo

Vitamina D, in inverno può essere difficile assumerla, ecco perché conoscere i cibi che ti aiuteranno a sopperire questa mancanza farà assolutamente la differenza. 

Come integrare la vitamina D (Inran.it)

Il connubio vitamina D ed inverno potrebbe sembrare stridente, un’affermazione vera ma solo in parte. Non è che in inverno la vitamina D non viene assunta semplicemente risulta più difficile dato che la prima fonte per integrare questi nutritivi è sicuramente l’esposizione solare, cosa che d’inverno per ovvie ragioni viene un po’ a mancare. Per tale motivo da qualche altra fonte l’organismo deve comunque attingere questo bagaglio vitaminico e deve pertanto percorrere diverse strade, le principali sono l’alimentazione e gli integratori.

Prima di arrivare all’assunzione degli integratori è possibile comunque già introdurre nel proprio regime alimentare quotidiano degli alimenti che possono fare la differenza e che possono essere molto utili. La notizia positiva è che sono cibi consumati tutto l’anno e quindi attenzionarne le porzioni in inverno può essere assolutamente facile ed immediato. La vitamina D spesso è carente durante i mesi più freddi dove le giornate sono più corte e quindi secondo alcune statistiche 8 persone su 10 non assumono una quantità sufficiente di vitamina D favorendo quindi il rischio circa l’insorgenza di problemi di salute.

Vitamina D, i cibi utili per l’assunzione in inverno

I cibi ricchi di vitamina D (Inran.it)

Secondo gli esperti, la vitamina D ha un ruolo importante circa la salute delle ossa ed articolazioni. Favorendo l’assorbimento di calcio e fosforo, riduce il rischio di osteoporosi ed alimenta altresì la crescita dei muscoli contrastando la sarcopenia, una condizione legata all’età. Un’assunzione indispensabile anche per rafforzare il sistema immunitario, aiutare a prevenire le malattie stagionali come raffreddore e influenza.

La vitamina D però è un supporto utile anche per favorire il benessere mentale; grazie infatti alla sua capacità di stimolare la serotonina ovvero l’ormone del buonumore, ecco perché integrarlo è assolutamente indispensabile. La quantità giornaliera di vitamina D varia in base a fattori quali età, salute e sesso. Gli adulti dovrebbero assumere 600 UI al giorno mentre per gli over 70 sale il fabbisogno a 800 UI. Come integrare queste carenze? Con l’alimentazione.

Innanzitutto si consiglia di consumare pesci grassi quindi salmone, sgombro e tonno almeno tre volte a settimana. Anche le uova ed i funghi sono delle buone fonti, seppure la quantità sia chiaramente inferiore rispetto a quella che si può rinvenire sul pesce. Parimenti indispensabili latte, yogurt, cereali ed alcuni tipi di formaggio contribuiscono all’assunzione; si consiglia infatti di combinare con cibi ricchi di grassi sani come olio d’oliva, avocado o con alimenti ricchi di calcio tipo verdure a foglia verde, latticini e legumi.

L’importanza degli integratori

Una dieta equilibrata però da sola non basta spesso a racchiudere il fabbisogno di vitamina D, dato che solo il 20% di essa proviene degli alimenti. La maggior parte è prodotta dall’esposizione al sole, quindi se l’inverno è un problema, cosa fare? Rivolgetevi al vostro medico per riscontrare eventuali carenze con esami specifici quindi assumere un integratore di vitamina D durante un pasto che contiene grassi in modo da trarre il beneficio per la salute generale.

Maria Longo