Se anche il tuo armadio è strapieno di vestiti, devi correre ai ripari. La tua psiche ti sta comunicando qualcosa, scopri cosa.
Quante volte davanti ad un armadio abbiamo detto, nel panico generale, “Non ho niente da mettermi!”? Quando in realtà davanti a noi appare un insieme caotico, confusionario e abbondante di vestiti. L’armadio non è soltanto il mobile adibito alla conservazione di vestiti e accessori ma è metaforicamente parlando il simbolo della mente e delle proprie emozioni.
Un guardaroba stracolmo di abiti inutilizzati o perché fuori moda, fuori misura o comprato in un periodo in cui ci si sentiva particolarmente estrosi, invita a riflettere sul significato di tale comportamento. La psicologia interviene su questo aspetto e suggerisce che il modo in cui ci si relaziona ai vestiti rivela in realtà delle dinamiche emotive ma anche dei conflitti interiori ed insicurezze che condizionano la vita di tutti i giorni.
In altri termini, gli oggetti ed i vestiti che vengono accumulati all’interno dell’armadio sono ricchi di significato. Il fatto di conservare gli abiti, nonostante la certezza che non verranno più indossati, può rappresentare un attacco al passato, ossia ai tempi che furono ed alla difficoltà di accettare il cambiamento. Al tempo stesso un modo per rifugiarsi nel passato perché si vive una sorta di insicurezza rispetto al futuro.
Chi vive questo stato psicologico, tende a conservare i vestiti anche se di taglia inferiore, per esprimere il desiderio di tornare ad un momento in cui ci si sentiva migliori. Tale atteggiamento mostra la difficoltà ad accettare il presente e non riuscire ad andare avanti. Il guardaroba diventa una sorta di capsula del tempo che lega a ricordi o aspirazioni che appartengono ad una vita passata.
Ecco perché molte persone hanno difficoltà a disfarsi degli oggetti personali, in particolare dei vestiti perché rappresentano esperienze e momenti particolari della propria vita. Un attacco eccessivo ai beni materiali, secondo gli esperti, può essere una strategia per mantenere vivo il legame con eventi significativi, trattenere un abito può essere anche come il timore di perdere una parte di sé, un ricordo prezioso sempre associato alla paura del cambiamento.
No alla procrastinazione, non rimandare il riordino, non tentare di sottrarti alle decisioni. Occorre accettare che alcuni capi non verranno più indossati. E poi da ridimensionare gli acquisti compulsivi di nuovi capi che si accumulano senza poi essere veramente utilizzati, ma usati come espedienti per colmare i vuoti emotivi.
Da tutto questo si evince quanto sia importante ordinare il guardaroba. Si consiglia caldamente di suddividere gli abiti in tre categorie: da tenere, donare ed eliminare. In questo modo si riflette attentamente sulle proprie esigenze, un armadio ben organizzato è segno di ordine esterno e simboleggia il proprio equilibrio interiore.