Divieto di fumare all’aperto: ci si rimette la salute e anche il portafogli, ecco le sanzioni

Divieto di fumo all’aperto, ci si rimette la salute e anche il portafogli: ecco in quale città italiana sta per cambiare tutto

Nel 2003 avvenne l’emanazione della legge n. 3 (art. 51) sulla “Tutela della salute dei non fumatori”, anche detta legge Sirchia. Con essa si stabilì che il divieto di fumo fosse esteso “a tutti i locali chiusi, compresi i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, gli esercizi commerciali e di ristorazione, i luoghi di svago, palestre, centri sportivi“.

donna che fuma
Divieto di fumo all’aperto in una città italiana (Inran.it)

A distanza di vent’anni, in parecchie città della Penisola e del resto del mondo, la musica cambia nuovamente. Sono molte, infatti, le amministrazioni che stanno scegliendo di imporre un’ulteriore stretta alla questione.

In una città italiana, a partire da mercoledì 1° gennaio, entrerà in vigore un divieto destinato, ancora una volta, a scombussolare le carte in tavola. Di quale città stiamo parlando? E soprattutto, cosa prevedono le nuove norme che entreranno in vigore?

Milano, dal 1° gennaio cambia tutto: stretta sul fumo

Accendersi una sigaretta all’aria aperta, fino ad adesso, è un’operazione sulla quale i fumatori non si sono mai interrogati più di tanto. A tal proposito, se sei alla ricerca di un metodo per smettere di fumare, questi dieci consigli potrebbero rivelarsi estremamente utili per te.

Non in tutte le città, ciò nonostante, sarà possibile farlo con la medesima leggerezza con cui, fino ad oggi, è stato possibile. A Milano, capoluogo lombardo, scatterà un importante divieto a partire da mercoledì 1° gennaio. Si è deciso, infatti, di vietare il fumo all’aperto anche negli spazi esterni ai locali.

Divieto di fumo in un parco
Milano: scatta il divieto di fumo all’aperto (Inran.it)

Un divieto valido in qualsiasi area che rientri nell’accezione di “spazio a uso pubblico”, fatta eccezione per vie o strade; aree isolate, quindi, in cui è possibile rispettare una distanza di almeno dieci metri da altre persone. Tradotto: se ti trovi all’esterno di un ristorante o di una discoteca e sei circondato da persone, scordati di accendere la sigaretta che hai a lungo atteso di fumare.

Milano, scatta il divieto di fumo all’aperto: le sanzioni

Qual è la distanza che occorre rispettare, se si desidera fumare in uno spazio a uso pubblico? Almeno dieci metri, come prevede il divieto che, dal 1° gennaio, entrerà in vigore a Milano. Ma quali sono le sanzioni previste per chi non rispetta la normativa?

Secondo il regolamento per la qualità dell’aria approvato in consiglio comunale, le multe possono andare da un minimo di 40 a un massimo di 240 euro. È probabile, ciò nonostante, che nei primi tempi queste stesse saranno limitate.

persone che fumano all'aperto
Le sanzioni per chi viola la norma (Inran.it)

L’obiettivo, a quanto si apprende, è innanzitutto quello di educare i cittadini al rispetto di chi non fuma, tutelandone la salute e il diritto a respirare un’aria che sia il meno inquinata possibile.

Il vero motivo per cui hanno introdotto il divieto di fumo

Come già specificato, il regolamento introdotto dal consiglio comunale ha come scopo la preservazione di una buona qualità dell’aria. Il capoluogo lombardo, infatti, registra da anni una percentuale preoccupante di pm10 – le particelle inquinanti dannose per i polmoni -, che spesso supera la soglia consentita. Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è responsabile del 7% di queste emissioni, ragion per cui l’amministrazione ha scelto di procedere lungo questa direttiva.

Gestione cookie