Purtroppo, non sempre viene diagnosticato l’autismo nelle persone adulte, eppure ci sono sintomi importanti a cui prestare attenzione.
In linea generale, l’autismo viene diagnosticato nei bambini, durante i primi anni di vita, mentre, inspiegabilmente, nelle persone adulte si tendono a ignorare determinati sintomi che possono rappresentare un segnale di allarme. L’autismo nelle persone adulte è un disturbo molto diffuso, eppure la comunità scientifica tende a sottovalutarlo.
Recentemente, sono numerosi gli psicologi i quali, attraverso i loro canali social, cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questo tema così delicato, informando tutti gli utenti dei rischi che si corrono e soprattutto a quali sintomi prestare attenzione perché potrebbero rivelare la presenza dello spettro autistico in età adulta.
Spettro dell’autismo anche in età adulta: i sintomi che possono sollevare qualche dubbio
Esistono alcuni sintomi che possono indicare la presenza di autismo non diagnosticato, dei segnali che solitamente si tendono a nascondere. Tra questi, il cosiddetto stimming, ossia la ripetizione ossessiva di alcuni movimenti, come ad esempio toccarsi ripetutamente i capelli, fare gesti particolari con le dita, muoverle di continuo. Si tratta di una auto stimolazione che favorisce la concentrazione.
Le persone autistiche, inoltre, trovano affascinanti alcuni oggetti, tanto che ne fanno un’ossessione per procurarsi sollievo, per stimolare la concentrazione, per infondere benessere e pace. Ad esempio, oggetti morbidi da accarezzare, come le coperte o i cuscini, oppure mordere i tappi delle penne e mangiucchiarsi le unghie. E ancora, produrre determinati suoni con la bocca.
Tra gli altri sintomi troviamo l’ascolto ripetuto della stessa canzone, sfregare le unghie di continuo. Insomma, tutti queste manie rientrano nello stimming, e lo stimming è tipico delle persone che non presentano evidenti tratti autistici. Oltre a questi gesti, che spesso sono confusi con i tic o con semplici azioni in fase di concentrazione, ci sono alcuni comportamenti a cui fare attenzione.
Autismo nelle persone adulte, sintomi e comportamenti da tenere d’occhio
Persone estremamente sensibili, oppure persone ipervigili, ipocondriache e in perenne stato di ansia, potrebbero rivelare questo disturbo. In particolare, è nelle situazioni sociali che emergono questi tratti, perciò è bene fare attenzione a questo tipo di comportamenti, i quali tendono a estremizzare ogni singola situazione.
L’autismo riguarda la sfera del neurosviluppo e coinvolge la socialità, il linguaggio e la comunicazione. Comportamenti ripetitivi, stare a disagio con gli altri, gesti estremizzati, possono indicare questo problema, un problema molto diffuso ma dalle cause ancora oggi ignote, le quali potrebbero essere genetiche o condizionate da fattori ambientali.
Gli uomini hanno un rischio 4 volte maggiore di soffrire di autismo rispetto alle donne. I sintomi si manifestano in generale attorno ai 2 anni di età: ritardo nel linguaggio, ripetizione di gesti o parole, monotonia nel suono della voce, dondolio del corpo, mancanza emotiva, asocialità, sviluppo cognitivo oltre la norma, mancanza di coordinazione dei movimenti.
La diagnosi viene spesso eseguita troppo tardi, attorno ai 6 anni, e quindi non permette interventi terapeutici tempestivi. Stesso discorso per l’autismo dell’età adulta, meno grave e meno evidente rispetto a quello infantile. Inoltre, si è scoperto che il 70% delle persone autistiche presenta disturbi gastrointestinali, come stipsi, diarrea, reflusso, gastrite cronica e intolleranze alimentari.