I segnali che il pesce è di bassa qualità: ecco cosa devi guardare

Pesce fresco e di qualità: a cosa fare attenzione quando si acquista e come identificare quello non fresco che è meglio evitare

Il pesce è uno di quegli alimenti che nella nostra dieta non dovrebbe mai mancare perché è fonte di importanti nutrienti e dunque fa bene alla salute. In particolare, ci fornisce grandi quantità di vitamine, la A, la B e la B6 ma anche di grassi buoni, di minerali essenziali come selenio, sodio, potassio e mercurio. È inoltre fonte di proteine magre.

Segnali pesce bassa qualità
Come scegliere il pesce: attenzione a quello di bassa qualità (Inran.it)

Per tutti questi motivi è bene sceglierlo di qualità, per preservare tutti i nutrienti ed evitare anche prodotti scadenti che possono avere anche conseguenze gravi per l’organismo. Ecco perché è importante prestare attenzione a dove si compra il pesce. Come capire quando è di bassa qualità? Ci sono alcuni segnali a cui fare attenzione.

Pesce di qualità: a cosa fare attenzione

Quando si acquista il pesce, soprattutto se fresco, c’è sempre da fare attenzione a dove lo si compra e come. Se la qualità è scadenza possono insorgere, infatti, anche problemi allo stomaco e rischiare anche l’avvelenamento.

Come scongiurare tutto questo? Facendo attenzione ad alcuni fattori ben precisi quando si acquista il pesce, tanto che ci si trovi al mercato, in pescheria, o su un ristorante sul mare.

Pesce qualità
Pesce: come capire se è di qualità o meno (Inran.it)

La prima cosa da guardare, infatti, sono gli occhi. Se questi sono carnosi, luminosi e chiari allora è un buon segno. In generale se hanno un bell’aspetto, gonfi, gelatinosi e brillanti allora è il sinonimo che il pesce è fresco, pescato in giornata. Diversamente è meglio evitare di fare l’acquisto.

Gli indizi che aiutano a capire com’è il pesce

Ovviamente gli strumenti che abbiamo a disposizione per capire se il pesce è fresco oppure no non si fermano solo agli occhi. Anche la polpa ci aiuta a capire se il pesce è buono oppure no e anche a scegliere quello migliore.

Se infatti è resistente quando viene toccato e appena si smette di premere la polpa “ritorna al suo posto” allora il pesce è buono e fresco. Se la pelle, poi, appare lucida, un po’ viscida ma pulita e con le squame allora abbiamo un altro segno positivo della freschezza del pesce.

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Pesce fresco appena acquistato (Inran.it)

Anche le branchie ci aiutano a capire la freschezza del pesce: se sono rosse, pulite e fresche allora significa che è stato pescato da poco. Se, invece, il colore è più spento e tende al biancastro e le branchie sono viscide allora il pesce è stato pescato già da un po’ di giorni.

Se facendo pressione sulla polpa questa si frantuma o rimane frastagliata, si notano zone dove le squame mancano, il pesce potrebbe essere non buono, pescato già da qualche giorno o non conservato a dovere.

Altri aspetti da prendere in considerazione

Anche l’odore del pesce aiuta a capire che tipo di alimento abbiamo davanti. Se si va al mercato l’odore, in generale, che arriva dai banchi può essere sgradevole ma è facendo attenzione anche a questo particolare che si capisce di che tipo di pesce si tratta.

Se si percepisce l’odore del mare e dei minerali allora è buon segno. Se, invece, quello che si avverte è cattivo odore di acqua stagnante e sentori forti come ammoniaca terrosa, allora è meglio evitare di acquistarlo.

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