Capodanno in casa: le migliori canzoni di tutti i tempi da ascoltare durante la festa

Tanti festeggeranno Capodanno in casa, ma per cantare e ballare tutta la notte occorre la musica giusta: le migliori canzoni da ascoltare per l’occasione.

Capodanno sta per arrivare e fervono i preparativi. Tra aperitivi, giocate, preparazione del cenone, per festeggiare la notte più lunga dell’anno non può mancare la musica giusta. Per cantare e ballare con gli amici e i parenti, occorre mettere la playlist musicale perfetta per dire addio all’anno vecchio e dare il benvenuto a quello nuovo.

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Le migliori canzoni di tutti i tempi da ascoltare a Capodanno (Inran.it)

Per non farsi trovare impreparati, meglio avvantaggiarsi e mettere in lista le canzoni perfette la notte di San Silvestro. Vediamo la top 10 dei brani più ascoltati per Capodanno, ovviamente si tratta di canzoni gioiose, che spingono a ballare e che infondono allegria, grinta ed entusiasmo per il nuovo anno, ricco di buoni propositi.

La playlist musicale da ballare a Capodanno

Impossibile pensare al Capodanno senza cantare e ballare tutti insieme il classicone “Disco Samba” dei Two Man Sound, trio belga che ha avuto l’originale idea di mescolare brani popolari sudamericani. A seguire, torniamo negli anni 80, con la bella “La Notte Vola”, di Lorella Cuccarini, un pezzo sempreverde, perfetto per scatenarsi a mezzanotte.

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La playlist musicale da ballare a Capodanno (Inran.it)

E poi troviamo “Maracaibo”, firmato Luisa Colombo, cantante milanese che la incise nel 1975. Il brano ottenne successo soltanto qualche anno più tardi, nel 1981, diventando presto un classico delle feste. Nella top troviamo anche la celebre “Don’t Let Me Be Misanderstood”, in particolare il rifacimento dei Santa Esmeralda.

Tornando ai tempi più recenti, per dare una botta di ottimismo possiamo ascoltare “Happy” di Pharrel Williams, canzone pubblicata nel 2013. “Happy” è diventata una delle canzoni più famose al mondo. E che dire de “L’Ombelico del Mondo” di Jovanotti? Un cult del 1995, dal ritmo trascinante. E poi c’è “Bailando” di Enrique Iglesias, brano del 2014 dal grande successo.

“Tanti Auguri” di Raffaella Carrà è immancabile, fa parte dei grandi classici delle feste, per poi passare a “Uptown Funk” di Mark Ronson e Bruno Mars, grande pezzo funk del 2014 che ha scalato le classifiche per mesi. Infine, per brindare poco prima della mezzanotte, ci spostiamo su altri lidi, con il leggendario brano “The Final Countdown” della band hard rock svedese Europe.

I classici senza tempo da ascoltare a Capodanno

Non tutti balleranno a ritmo sfrenato in casa: c’è anche chi aspetterà la mezzanotte cenando e chiacchierando e per loro abbiamo pensato a una serie di brani di sottofondo. Come già evidenziato in un articolo sugli auguri di Capodanno, non può mancare un classico immortale di Lucio Dalla, come “L’anno che verrà”, che riflette sulle speranze e le incertezze per l’anno che sta per iniziare.

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I classici senza tempo da ascoltare a Capodanno (Inran.it)

Una canzone che parla di come il tempo trascorra velocemente, un tema perfetto per l’atmosfera di Capodanno, è “Gli anni” di Max Gazzè. Sebbene sia una canzone natalizia, è molto popolare anche per le festività di fine anno: stiamo parlando di “Last Christmas” dei The Wham, che chiaramente ora potete ascoltare tranquillamente, senza il rischio di perdere a Whamageddon.

Canzoni contro la guerra e per la libertà da cantare a Capodanno

Infine un brano che ha un contenuto forte – proprio come quello di John Lennon e Yoko Ono, “Happy Xmas (War Is Over)” – ed è legato già nel titolo al nuovo anno è New Year’s Day degli U2: il brano del 1983 anticipa il disco “War” e in un primo momento era impostato come una canzone d’amore dedicata da Bono a Ali, la sua storica compagna di vita e moglie.

La canzone è ispirata alla rivolta popolare polacca del 1981, quando il leader del sindacato Solidarność, Lech Walesa, fu arrestato dopo l’introduzione della legge marziale da parte del governo comunista polacco. La canzone riflette la speranza di un nuovo inizio, lontano dalla repressione, e il desiderio di libertà e unità.

Nonostante il tema politico e sociale poco comune per una canzone pop, il brano divenne il primo grande successo internazionale degli U2, raggiungendo la Top 10 in vari paesi e segnando l’ingresso della band nelle classifiche americane.

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