Eleonora Giorgi si apre sul suo tumore e spiega cosa le è successo e le sue speranze per il futuro. Le sue parole fanno riflettere.
L’attrice Eleonora Giorgi sta affrontando una delle battaglie più difficili della sua vita: un tumore al pancreas diagnosticato circa un anno fa. Nonostante le difficoltà, l’attrice romana mostra una forza d’animo e una fiducia che riflettono il suo carattere combattivo.
Accanto a lei, una famiglia unita che comprende l’ex marito Massimo Ciavarro e i suoi due figli, Paolo e Andrea. Nel periodo natalizio, Giorgi ha condiviso con il pubblico alcuni aggiornamenti sul suo percorso di cura, rivelando come la chemioterapia abbia avuto un forte impatto sul suo corpo.
Eleonora Giorgi sulla chemioterapia: “mi ha distrutta”
Durante un intervento televisivo, Giorgi ha spiegato che il trattamento ha debilitato il suo fisico al punto da dover utilizzare una sedia a rotelle: “È stato un colpo duro, ma affronto ogni giorno con speranza“, ha detto durante la sua intervista a Verissimo.
Nonostante le difficoltà, la sua determinazione a combattere la malattia non vacilla. Eleonora ha anche raccontato quanto sia speciale per lei vivere il Natale attraverso gli occhi dei suoi nipotini, ricordando i tempi in cui era Gesù Bambino, e non Babbo Natale, a portare doni.
Nuovi farmaci e ricerca medica: la speranza per il futuro
Giorgi ha rivelato che presto affronterà una nuova TAC per monitorare l’andamento della malattia e capire se questa sta progredendo nonostante le cure.
La sua fiducia nei progressi della scienza è forte: “Spero che i farmaci sperimentali possano cambiare il corso delle cure”, ha spiegato, dimostrando di credere fermamente nelle possibilità che la medicina moderna può dare ai pazienti. Questa fiducia è accompagnata da un’ammirevole trasparenza con il pubblico, che l’attrice considera parte del suo viaggio.
La scelta di condividere il percorso di cura con i suoi fan
In passato, Eleonora Giorgi aveva spiegato perché ha deciso di parlare apertamente della sua malattia: “Quando scopri di essere malato, ti senti incredibilmente solo”, aveva dichiarato in un’intervista. Per lei, condividere la propria esperienza è stato un atto liberatorio e un modo per dare valore al tempo che resta. “Che sia un mese, un anno o di più, voglio vivere questo tempo circondata dai miei affetti”.
Il calore della sua famiglia è come un “bozzolo” in cui si è rifugiata, trovando in esso più significato e vita di quanto avesse prima della diagnosi. La malattia, pur nella sua durezza, le ha permesso di mettere a fuoco le sue priorità: dedicarsi ai figli, ai nipoti e a vivere ogni momento con intensità. “Anche con le difficoltà, ho ancora tanto da dare a chi amo”.