Sono sempre più gli italiani che decidono di abbandonare i ritmi frenetici per godersi l’esperienza islandese e cominciare una nuova vita.
Ciao mamma vado a vivere in Islanda è questa ormai la frase ricorrente tra i giovani che decidono di abbandonare l’Italia dove sono nati e cresciuti per affrontare un’esperienza lavorativa e di vita in altri posti. Si assiste in particolare ad una maggiore concentrazione di persone che si dirigono verso il profondo Nord. Qual è il motivo che si cela dietro questa scelta? L’Islanda appare a molti una meta interessante; in primis il paese ha un mercato del lavoro accogliente e stipendi elevati che permette quindi un buon tenore di vita, a differenza della sopravvivenza nel belpaese.
L’Islanda sta accogliendo sempre più persone che accettano le temperature ultra rigide pur di avere uno stile di vita completamente differente ed un tenore più agiato. Sono anni ormai che sta progressivamente aumentando l’interesse verso l’isola, soprattutto dal post pandemia da Covid-19. A dichiararlo, la console onoraria dell’Italia in Islanda Rósa Björg Jónsdóttir che conferma questa tendenza “Quando ho iniziato, gli iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) erano 445. Oggi sono 860, ma secondo l’anagrafe islandese, che registra tutti i lavoratori, il numero arriva a 1.200”. Insoma, l’Islanda per molti italiani è una possibilità concreta.
Islanda, perché tutti vanno lì?
Per molti è un paese con ottimi salari e con un approccio lavorativo meno frenetico rispetto all’Italia. Fattori che portano ad avere anche un maggior tempo per godersi la vita in tranquillità ed avere del tempo per sé stessi, senza stress. Tra gli italiani che hanno scelto l’Islanda c’è Marika Roma, una biologa di Bologna di 35 anni che racconta la sua esperienza raccontando come lavorando nel Parco Nazionale di Skaftafell guadagni 3.500 euro al mese, una cifra bassa per l’Islanda ma si rivela parimenti vantaggioso se si considera che non ha spese per vitto ed alloggio. Un lavoro tranquillo che le dà anche lo spazio per godersi il posto dove ha deciso di ricominciare.
Ci sono delle scomodità come per esempio d’estate che per fare la spesa nella capitale occorre affrontare un viaggio davvero lungo, tanto da trascorrere una notta in tenda durante il cammino per fronteggiare il viaggio. Ma non è l’unica esperienza, ci sono tante altre storie come quella di Giuliana Mantovani, una massoterapista di 35 anni che da Milano è andata in Islanda dichiarando come nel capoluogo lombardo fosse difficile arrivare a fine mese. In Islanda riesce persino a risparmiare.
Non solo pro: questi gli svantaggi
Ovviamente come ogni cosa che si rispetti anche l’Islanda ha comunque i suoi pro e i suoi contro; se quanto abbiamo detto finora può essere allettante, bisogna comunque considerare il costo di vita elevato. Cioè il salario è alto ma lo sono anche i prezzi di beni e servizi, per non parlare delle difficoltà abitative. Trovare casa è complicato a causa del turismo di massa o eventi naturali come le eruzioni vulcaniche. A questi fattori, si aggiungono l’isolamento e le temperature molto rigide: la poca luce durante l’inverno e la distanza dai centri urbani possono rappresentare un ostacolo per chi non è abituato. Nonostante questi svantaggi, molti accettanno il compromesso e vanno spediti verso il profondo Nord con la voglia di ricominciare da capo.