Non solo a Capodanno: sapevi che anche a Natale puoi fare riti scaramantici? La lista di quelli da non farsi mancare
Riti scaramantici: ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le fasi dell’anno. Specie sotto Natale e Capodanno, quando l’esigenza di avere un po’ di fortuna si materializza in tutta la sua concretezza.
Se stiamo per dire addio a un anno non particolarmente fortunato, tra lavoro, relazioni di amicizia e di amore, un po’ di scaramanzia non guasta mai. Non è un caso, infatti, che cresca sempre di più il numero di persone che, a ridosso delle festività, decide di mettere in atto almeno uno dei riti più famosi che ci siano.
Quello di indossare slip rossi a Capodanno, ad esempio, che secondo la tradizione porterebbe fortuna e successo in vista dell’anno in entrata. Tuttavia, come cercheremo di spiegarti attraverso questo approfondimento, di riti scaramantici ce ne sono di tutte le tipologie (e per tutti i gusti).
Riti scaramantici: quali sono quelli più diffusi nel Settentrione
Le tradizioni, come suggerisce anche il nome, variano di regione in regione. O meglio, di territorio in territorio. A seconda della zona d’Italia in cui ci troviamo, i riti che le nonne e gli anziani – considerati i depositari della saggezza degli antichi – consigliano di compiere possono essere completamente diversi.
Al Nord, ad esempio, si dice che, nella notte di Natale, gli animali nelle stalle si facciano irrequieti già a partire dall’una. Cosa fare? Non rimanere ad ascoltare le profezie che, sempre secondo la tradizione, essi sarebbero in grado di riferire: scoprirle in anticipo non è segno di buon auspicio per l’uditore.
Nel Settentrione, tra l’altro, molte superstizioni arrivano direttamente dalla vicina Austria. Una di queste riguarda proprio il raccolto agricolo. Si è convinti, infatti, che il contadino possa scoprire se avrà o meno una buona annata appoggiando l’orecchio alla botte del mosto: se avverte un fischio, quest’ultimo è da considerarsi come un segnale positivo.
Gli altri riti scaramantici diffusi nel Nord Italia
Trae origine sempre dall’Austria la terza superstizione che stiamo per presentarti, ed ha sempre come bacino di riferimento il campo agricolo. Il contadino, nella fattispecie, potrà scoprire quali saranno le sorti del suo campo attraverso il sale.
Come fare? Semplicemente, dovrà limitarsi a comporre dodici mucchietti di sale, proprio come i mesi del calendario, e posizionarli in un piatto. Trascorsa la notte di Natale, non resterà che prendere visione del risultato al mattino.
Quei mucchietti che, nella nottata, saranno diventati umidi, simboleggeranno i mesi interessati dalle piogge. Quelli, pertanto, in cui l’agricoltore non dovrà sperare in un esito positivo per il suo raccolto.
Il rito del coltello e del seme: cosa significa
L’ultimo rito scaramantico diffuso al Nord è conosciuto come il “rito del coltello e del seme“. È usanza, nella fattispecie, affettare una mela con le mani legate dietro la schiena. Se il coltello tocca un seme, ciò significa che, durante l’anno, ci si ferirà con un attrezzo di lavoro.