L’olio extravergine d’oliva sta diventando sempre più caro. Grazie ad Altroconsumo, però, si può risparmiare: ecco il test comparativo
Negli ultimi anni, l’olio extravergine di oliva è diventato una dei prodotti più costosi nel carrello della spesa degli italiani. Il prezzo, inoltre, è in continuo aumento. Dal 2019 a oggi, infatti, il costo dell’olio è più che raddoppiato, passando da meno di 4 euro a oltre 9 euro al litro.
Secondo un’analisi di Altroconsumo, dal 2021 il prezzo di molti oli è aumentato di circa l’80%, con un impatto significativo sul budget delle famiglie. Nonostante ultimamente ci siano numerose promozioni, i vantaggi economici sono sempre più limitati. Mentre nel 2021 lo sconto medio era del 30%, nel 2024 è sceso al 15%.
Per chi cerca di risparmiare senza rinunciare alla qualità, Altroconsumo suggerisce di consultare i risultati dei test comparativi per individuare gli oli con il miglior rapporto qualità-prezzo. In questo modo, anche in un periodo di aumenti, è possibile fare scelte più consapevoli e ottimizzare la spesa.
Come risparmiare sull’olio extravergine d’oliva secondo Altroconsumo
Secondo i dati raccolti da Altroconsumo, il prezzo medio di una bottiglia da 1 litro, che nel gennaio 2019 era inferiore ai 4 euro, ha superato ad agosto 2024 i 9 euro al litro. Questo rappresenta un aumento impressionante, che va oltre il doppio del costo originale. Confrontando i dati di agosto 2024 con quelli di agosto 2023, si nota un incremento del 32%. Questo significa che gli italiani stanno pagando l’olio più del doppio rispetto a tre anni fa.
Altroconsumo ha condotto un’indagine su 20 oli extravergine di oliva, confrontando i prezzi rilevati a marzo e novembre 2024. I risultati evidenziano aumenti diffusi che variano dall’1% al 12%, con alcuni oli che sono aumentati notevolmente. Ad esempio, il prezzo dell’olio Pietro Coricelli è passato da 9,76 euro a marzo a 10,96 euro a novembre dello stesso anno.
Un aspetto che ha particolarmente colpito Altroconsumo riguarda gli oli a marchio discount, che sono passati da meno di 4 euro a oltre 9 euro per litro. Anche gli oli a marchio privato, come quelli di Coop e Conad, hanno visto un aumento notevole, passando da circa 4 euro a più di 9 euro al litro. Questo ha ridotto notevolmente le opzioni per i consumatori, che fino a pochi anni fa potevano scegliere tra oli economici o di fascia alta.
Nonostante la continua crescita dei prezzi, le promozioni non rappresentano più una soluzione efficace per risparmiare. Nel 2021, infatti, era possibile ottenere uno sconto medio del 30% acquistando l’olio in offerta, mentre nel 2024 questa percentuale è scesa al 15%.
Per cercare di contenere la spesa, Altroconsumo suggerisce di consultare i suoi test comparativi, che permettono di individuare gli oli con il miglior rapporto qualità-prezzo. In questo modo, anche in un contesto di continua inflazione, è possibile fare scelte più consapevoli, selezionando prodotti che offrano un buon equilibrio tra costo e qualità. Se fino a pochi anni fa l’olio extravergine di oliva era considerato un prodotto di fascia media, oggi è diventato un acquisto sempre più costoso, che richiede una maggiore attenzione da parte dei consumatori per evitare sprechi e ottimizzare la spesa.