Perché tutti vogliono il panettone? Si assiste ad un calo drastico nella produzione del pandoro ma da cosa dipende questo? Le possibili cause.
Panettone o pandoro? Una domanda che riappare puntuamente ogni anno in questo periodo ma la cui risposta negli ultimi tempi potrebbe cambiare disattendendo le aspettative. Si assiste ad una produzione non più equa tra panettone e pandoro, da sempre epicentro delle festività natalizie, giornate dedicate alle persone più caree. Ma se da sempre il pandoro ha ingolosito più persone rispetto al panettone, tale tendenza pare che sia cambiata; siamo cresciuti con l’idea che il pandoro fosse più goloso e preferito dai più giovani, soprattutto a causa dell’assenza dei canditi, non apprezzati da tutti.
A quanto pare si assiste ad un ribaltamento della situazione. Un decennio fa alcuni pasticceri avevano proposto le versioni artigianali del pandoro e sembrava che questo trend potesse replicare il successo del panettone. Ma qualcosa è andato storto e quindi sono in tanti che si chiedono cosa. Non esistono infatti eventi o competizioni paragonabili alle manifestazioni sul panettone che sono tantissimi e collocati in tutta Italia. Da cosa dipende questo fenomeno ?
Per quanto riguarda la produzione industriale questo divario non c’è; i due dolci si contendono il mercato e se lo spartiscono in modo equilibrato dato che nel 2023 secondo i dati dell‘Unione italiana Food sono stati prodotti 32.963 pezzi di pandoro industriale contro i 37.647 panettoni, insomma, i dati sono più o meno paritati. Si registra solo un piccolo vantaggio del panettone rispetto al pandoro. Il pandoro nasce nel 1894 da Domenico Melegatti che ne ha brevettato la ricetta ispirandosi alla tradizione veronese, a cui poi furono aggiunti burro, uova ed uno stampo a stella. Poi pian piano si è evoluto ed apprezzato in tutta Italia, ma la preparazione del pandoro però è più complessa di quella del panettone.
Preparare il pandoro richiede più tempo e fatica, oltre che abilità maggiori soprattutto per quanto riguarda la caratteristica del burro che, se si scalda troppo si scioglie ed il mix con uova palesa una notevole difficoltà nello sviluppare in altezza. Insomma, preparazione di un certo tipo, abilità maggiori rispetto a quelle richieste per il panettone. A questa, si aggiunge anche la necessita di attrezzature specifiche, quali stampi in alluminio a stella che sono costosi e complessi da gestire, quindi c’è una difficoltà maggiore ed un costo notevole per quanto riguarda la strumentazione.
L’altro motivo del decollo del pantalone artigianale può essere il ritardo con cui questo prodotto è stato introdotto sul mercato rispetto al panettone. E si assiste ad un fenomeno per cui su 100 produttori artigianali di panettone solo quattro fanno il pandoro e questo dà molto da pensare. D’altra parte il pandoro sta cercando di investire l’industria in varianti innovative, percorrendo la strada già seguita dal panettone quindi proponendo delle versioni diverse.
Oltre a proporre le opzioni di lusso come il pandoro Motta realizzato da Bruno Barbieri e quindi insomma in futuro potrebbe essere l’opzione industriale a trainare il successo del pandoro artigianale trasformandolo in un dolce più versatile capace di conquistare un pubblico più vasto.