Latte crudo, è davvero sicuro? Le informazioni che dovresti assolutamente sapere

Latte crudo, è davvero sicuro consumarlo? Le informazioni che devi assolutamente conoscere, prima di farne scorta

Ormai, le varietà di latte che esistono in commercio sono talmente tante che non riusciamo più a tenere il conto. Oltre al latte di mucca, infatti, negli anni si sono aggiunte tutte quelle bevande vegetali pensate per andare incontro a chi presenta intolleranze al lattosio, o magari a coloro che proprio non sopportano il sapore del latte vaccino (qui la ricetta per preparare il latte di avena in casa).

Latte crudo
Latte crudo: posso consumarlo serenamente? (Inran.it)

Siamo certi, però, che, almeno una volta nella vita, anche tu ti sia posto la seguente domanda: meglio consumare latte pastorizzato, o meglio optare per il latte crudo, magari acquistato presso la nostra latteria di fiducia?

La questione, cosa che sempre accade per quanto concerne i cibi di cui ci nutriamo, è: dipende. Andiamo a scoprire quali sono i rischi collegati al latte crudo, e come andrebbe bevuto.

Latte crudo: quali sono le sue caratteristiche

Secondo quanto riferito dall’Istituto superiore di sanità, il latte crudo è un latte non pastorizzato, e cioè non sottoposto ai trattamenti termici che sono previsti per il latte confezionato.

La pastorizzazione, nella fattispecie, è una procedura che serve a eliminare batteri e virus patogeni, senza, però, andare ad alterare le proprietà nutrizionali del prodotto in sé. Essa può essere applicata in modalità diverse; nella stragrande maggioranza dei casi, il processo prevede di sottoporre il latte a una temperatura superiore ai 70°C per 15 secondi.

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Latte crudo e latte pastorizzato: le differenze (Inran.it)

Una procedura, la pastorizzazione, che serve a garantire la sicurezza alimentare del latte che consumiamo. Come tradurre tutto ciò in rapporto al latte crudo? È quest’ultimo un alimento realmente dannoso per la salute?

Latte crudo, possiamo berlo tranquillamente oppure no?

Senza la procedura della pastorizzazione, il rischio è che microrganismi patogeni come il Rotavirus, o più comunemente batteri come Listeria o Escherichia coli, potrebbero esser trasmessi al latte a partire dalle vacche stesse, oppure tramite il processo di mungitura e trasporto.

L’Escherichia coli, in modo particolare, è da attenzionare in presenza di bambini e persone vulnerabili, nei quali può comportare sintomi gravi, potenzialmente anche letali, con conseguenze a lungo termine sulla salute.

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Quali sono i rischi del latte crudo (Inran.it)

Come fare, dunque, per consumare latte crudo in sicurezza? Come stabilito da una norma promulgata dal Ministero della Salute, i distributori di latte crudo hanno l’obbligo di esporre, in modo chiaramente visibile, la seguente avvertenza: “Prodotto da consumarsi solo dopo bollitura”. In questo modo, molte delle problematiche sopra descritte vengono scongiurate.

A che temperatura far bollire il latte crudo

Se hai appena acquistato una confezione di latte crudo e ti trovi nella condizione di doverlo far bollire, puoi attenerti alle regole che ti avevamo indicato in precedenza: basteranno 15 secondi a una temperatura di 71,7°C per allontanare qualunque pericolo.

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