Se hai una pianta grassa, potrebbe capitarti di notare la presenza delle radici aeree: perché compaiono e di cosa si tratta?
Le radici aeree sono così chiamate perché non affondano nel terreno, come avviene abitualmente, ma sono sospese direttamente in area. Generalmente, esse compaiono su determinate tipologie di piante grasse. A cosa si deve la loro presenza? Queste radici potrebbero indicare che c’è qualcosa che non va nella cura della nostra pianta: scopriamo insieme cosa sapere a riguardo.
Le radici aeree tendono a spuntare sul fusto della pianta, formandosi lungo il gambo. Esse interessano le piante succulente dal gambo tenero, come l’Echeveria o il Sedum. Non tutte le piante grasse le producono. Esse, ad esempio, non compaiono sul fusto di specie come haworthia o aloe. Come riconoscere le radici aeree?
Cosa sono le radici aeree e quali piante interessano?
Le radici aeree sono prolungamenti che si diramano direttamente dal gambo delle piante, emergendo dalla parte superiore del terreno. Queste radici, solitamente di colore bianco o rosa chiaro, sono un chiaro segno che la pianta sta cercando di adattarsi a un ambiente che non le consente di svilupparsi correttamente. La formazione di radici aeree è spesso un indicatore di un malfunzionamento nella cura della pianta.
Questi prolungamenti sono tipici di alcune specie che vivono in ambienti con scarse risorse di acqua o in terreni poco adatti alla crescita. La pianta, infatti, sviluppa radici aeree per cercare nuovi punti di supporto o nutrimento. In condizioni ideali, una pianta dovrebbe sviluppare radici sottoterra, ma se il terreno è troppo asciutto, salato o non offre abbastanza ossigeno, la pianta può formare queste radici aggiuntive per sopravvivere. Inoltre, la presenza di radici aeree può derivare da una esposizione eccessiva alla luce solare o da un substrato troppo asciutto.
Perché si formano le radici aeree?
Le radici aeree emergono dal fusto della pianta quando essa non riceve quantità adeguate di acqua. Questi prolungamenti si sviluppano per permettere alla pianta di assorbire il liquido presente nell’umidità ambientale, cercando di compensare la mancanza di acqua nel terreno. La formazione delle radici aeree è un segnale chiaro e inequivocabile che la pianta sta cercando di comunicare il suo bisogno di idratazione. In pratica, quando compaiono, è necessario aumentare la frequenza delle annaffiature.
Per le piante succulente, le necessità idriche variano a seconda della stagione. Durante l’inverno, queste piante vanno irrigate con intervalli di circa 20-25 giorni, poiché il loro metabolismo rallenta. In estate, invece, la frequenza delle annaffiature dovrebbe aumentare, somministrando acqua ogni 10 giorni circa.
Questo perché, con il calore, le piante succulente hanno bisogno di più acqua per affrontare l’evaporazione accelerata e mantenere il loro equilibrio idrico. Mantenere la giusta frequenza di irrigazione è fondamentale per evitare il rischio di secchezza o di ristagni che potrebbero compromettere la salute della pianta.
Le radici aeree delle piante vanno rimosse oppure no
Infine, non ci resta che rispondere a un’ultima domanda: le radici aeree vanno rimosse? In linea di massima no. Esse, infatti, non risultano pericolose per il benessere della pianta. Si tratta semplicemente di un segnale che, come abbiamo visto, ci annuncia che l’organismo non sta ricevendo abbastanza acqua e necessita di essere annaffiato più di frequente.
Con il passare del tempo, le radici tenderanno ad indurirsi e ad acquistare maggiore spessore, fino a somigliare a dei veri e propri rami. Qualora non ci piaccia l’effetto estetico dovuto alla loro presenza, potremo rimuoverle. Non dimentichiamo, però, il motivo per cui sono spuntate. Senza intervenire, infatti, è probabile che compaiano di nuovo o, peggio ancora, che la pianta inizi progressivamente a seccare.