Come poter essere felici? Un tema filosofico che attanaglia le menti dei più illustri filosofi della storia. Ecco alcune teorie del neuro scienziato americano Alex Korb.
Come possiamo essere felici? Una domanda difficile che vede moltissime menti incastrarsi all’interno di molteplici labirinti di pensiero. Filosofi, scienziati, religiosi, figure sempre più illustri hanno provato a dare una definizione che, con i secoli, ha trovato tanti riscontri, diversi e, soprattutto, molto personali. Oggi proviamo a raccontare un nuovo punto di vista scientifico riportato dal neuro scienziato americano Alex Korb.
Le abitudine proposte da Alex Korb per essere felici
Parlare di felicità non è cosa semplice, soprattutto da parte mia, non potendomi autodefinire nessuna delle cariche sopra elencate. Sicuramente possiamo identificare la felicità con uno stato d’animo che viene alimentato da fattori interni e fattori esterni. In questo contesto possiamo definire come tanti fattori siano frutto anche di sovrastrutture culturali che ci dicono come poter essere felici. Una sensazione che si crea attorno all’esigenze e al raggiungimento del desiderio posto in essere. Eccoci quindi davanti il primo tema che mette in rapporto la società alla religione, la scienza alla situazione ambientale.
Proprio in questo universo troviamo molte proposte di ragionamento che coinvolgono animi e pensieri religiosi e non sul grande tema della felicità, troviamo la proposta posta dal neuro scienziato Alex Korb. Oltre a porre un ragionamento completo sulla felicità e i suoi obiettivi, Korb propone 4 abitudini ultimi allo scopo. Vediamo, quindi, di cosa si tratta la proposta dello scienziato.
Alex Korb: il neuro scienziato che ha proposto quattro sane abitudini
Come prima abitudine proposta è quella di chiedersi sempre per quale motivo essere grato oggi. Come spiega il professore, alcune volte sembra come se il nostro cervello non voglia essere felice e induca vergogna o colpa. Questo perché preoccuparci ci induce a credere che siamo attivi e stiamo facendo qualcosa. Ponendoci la domanda sopra indicata, siamo stimolati a concentrarci sugli aspetti positivi. Questi pensieri stimolano, quindi, la produzione di dopamina e serotonina, neurotrasmettitori del buonumore.
Una seconda abitudine utile per stimolare il buonumore e la felicità è quello di dare un nome alle nostre emozioni negative. Korb consiglia, quindi, di dare un nome e descrivere le emozioni negative in poche parole, usando anche un linguaggio simbolico. Questo attiva la corteccia prefrontale che riduce l’avanzamento del malessere nel sistema limbico, come spiega il professor Korb. Descrivere e identificare depotenzia il malessere e permette di combatterlo.
Abitudini sane: alcune proposte di Alex Korb
La terza abitudine utile per combattere il proprio malessere, in favore della felicità, è quella di prendere una decisione. Korb ci spiega che “Prendere una decisione implica creare delle intenzioni e porsi degli obiettivi. Tutte queste attività fanno parte dello stesso circuito neurale e coinvolgono la corteccia prefrontale in un modo positivo. […] Prendere una decisione cambia la nostra percezione del mondo perché si trovano delle soluzioni ai problemi, calmando il sistema limbico“.
Korb conclude con la quarta e ultima abitudine; cercare un contatto fisico. Attraverso il contatto fisico l’organismo rilascia ossitocina che può svolgere come un farmaco del benessere; questa attiva, infatti, le endorfine che riducono il dolore. Il contatto fisico ci rende più sicuri, meno soli e più convincenti. Il contatto fisico va cercato e trovato, mai forzato, proprio perché deve essere accogliente e sicuro, oltre che rispettoso.
Dalle decisioni alle domande: le quattro abitudini di Alex Korb
Queste le 4 abitudini proposte dal neuro scienziato Alex Korb per riuscire ad avere una vita più serena. Attenzione, non sono azioni, sono abitudini. Questa distinzione è molto importante e ci aiuta a capire che il buonumore e il benessere mentale è un lavoro che si fa con noi stessi continuo e a tappe. Un modo continuativo per riuscire a coltivare il benessere mentale e coltivare noi stessi e la nostra crescita personale.
Lorenzo Angelini
