Pandoro e Panettone: occhio agli zuccheri quando lo compri, ti do un consiglio

Quando acquisti il pandoro o il panettone devi fare attenzione agli zuccheri contenuti nel prodotto: buoni sì, ma devono essere anche genuini.

Il Natale non sarebbe tale se non ci fossero panettoni e pandori, due simboli delle nostre feste natalizie. Entrambi i dolci hanno una ricetta tradizionale regolata da normative precise, ma la loro produzione, soprattutto su scala industriale, spesso include additivi alimentari per migliorarne conservazione, consistenza e gusto.

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Pandoro e Panettone: occhio agli zuccheri quando lo compri, ti do un consiglio – Inran.it

Mentre il panettone si distingue per la presenza di uvetta e canditi, il pandoro si caratterizza per la sua morbidezza e l’inconfondibile forma a stella. Anche in questo caso, però, è fondamentale prestare attenzione agli ingredienti utilizzati per scegliere un prodotto genuino.

Pandoro e panettone: occhio all’etichetta

Come per i panettoni, anche nei pandori industriali vengono utilizzati additivi per ottimizzare il prodotto. Tra i più comuni troviamo emulsionanti come i mono e digliceridi degli acidi grassi, che forniscono al dolce la tipica morbidezza.

Altri ingredienti come il glucosio-fruttosio o lo zucchero invertito aiutano a mantenere l’umidità, rendendo il pandoro soffice più a lungo.

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Pandoro e panettone: occhio all’etichetta – Inran.it

Però questi additivi spesso allontanano il prodotto dall’essenza della ricetta tradizionale, che richiede una lavorazione artigianale lunga e complicata. La scelta di un pandoro autentico implica quindi una lettura attenta delle etichette.

Le differenze tra panettone e pandoro nei test di qualità

Un’indagine condotta da Il Salvagente ha esaminato sia panettoni che pandori per verificare il rispetto del disciplinare di produzione e la presenza di additivi. Tra i pandori, quelli delle marche più note come Bauli, Melegatti e Tre Marie si distinguono per qualità, ma spesso includono ingredienti non tradizionali.

Anche nei pandori, gli emulsionanti e i dolcificanti sono comuni, mentre in alcune varianti artigianali si possono trovare grassi non consentiti, come l’olio di palma, che sostituisce il burro per ridurre i costi di produzione.

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Le differenze tra panettone e pandoro nei test di qualità – Inran.it

Nei prodotti senza glutine, il problema è analogo, con l’utilizzo di amidi e gomme per compensare l’assenza di proteine del grano.

Leggere le etichette prima di acquistare Pandori e Panettoni

Che si tratti di panettone o pandoro, la ricerca di un prodotto autentico richiede attenzione. La ricetta originale del pandoro comprende farina, uova, burro, zucchero e lievito, senza l’aggiunta di emulsionanti o conservanti.  Però molti marchi industriali scelgono di arricchire la ricetta con additivi per aumentarne la conservabilità. Anche alcuni pandori artigianali possono includere ingredienti extra, motivo per cui è fondamentale leggere le etichette.

Il pandoro, coì come il panettone, se autentico si riconosce non solo per la qualità degli ingredienti, ma anche per la lavorazione, che garantisce un prodotto soffice, profumato e naturale. Sia per il panettone che per il pandoro, la scelta del dolce natalizio ideale passa dalla lettura attenta delle etichette. I consumatori che desiderano un prodotto genuino dovrebbero preferire dolci con pochi ingredienti, meglio se privi di additivi.

Affidarsi a pasticcerie artigianali o marchi che rispettano la tradizione può fare la differenza, non solo per il gusto ma anche per la qualità del prodotto. Tra panettone e pandoro, la decisione dipende dalle preferenze personali, ma in entrambi i casi, puntare sulla genuinità significa celebrare il Natale con un sapore davvero speciale.

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