I 3 frutti con più pesticidi: non puoi permetterti di consumarli senza lavarli per bene

Acquistiamo sempre più frutta contaminata da pesticidi, sia frutta italiana che importata da fuori: i tre frutti più rischiosi.

Purtroppo, la frutta che portiamo in tavola è sempre più contaminata, nonostante le normative europee e italiane per combattere il fenomeno. Un recente dossier di Legambiente rivela che gran parte della frutta che troviamo sugli scaffali di mercati e supermercati è fortemente contaminata da pesticidi, alcuni dei quali ritenuti illegali in Europa.

Frutta fresca in tavola
Frutta fresca in tavola (Inran.it)

Analizzando migliaia di campioni di frutta, i ricercatori hanno riscontrato la presenza di sostanze chimiche nocive in quasi la metà del frutti portati in laboratorio, alcuni dei quali hanno evidenziato picchi di contaminazione addirittura del 74%. Se la frutta fa bene alla salute e consumarla è una sana abitudine, occorre fare attenzione a ciò che si acquista.

Attenzione ai pesticidi nella frutta: quale frutta prediligere e cosa fare per eliminare le sostanze chimiche

Assorbire sostanze chimiche non è certo un bene per la nostra salute, e l’ultimo report di Legambiente fa riflettere molto su ciò che ogni giorno portiamo sulle nostre tavole. In collaborazione con Alce Nero, Legambiente ha esaminato circa 5 mila campioni di alimenti, derivanti da agricoltura biologica e da agricoltura tradizionale, mettendo in evidenza in quadro poco rassicurante.

Oltre il 41% dei campioni esaminati in laboratorio contiene tracce di pesticidi. In certi casi, le tracce di pesticidi sono davvero enormi, tanto da arrivare al 74%. Oltre alla frutta, sono contaminati da pesticidi anche altri alimenti, come il vino, i cereali integrali e i peperoni. Significa che l’agricoltura fa ancora ampio utilizzo di pesticidi, nonostante molti divieti e avvertimenti.

Esami in laboratorio sui pesticidi della frutta
Esami in laboratorio sui pesticidi della frutta (Inran.it)

Quando si consumato gli alimenti incriminati, si assorbono anche le sostanze nocive, come Acetamiprid, Boscalid, Fludioxonil e Imazalil. Il report, inoltre, non solo evidenzia la presenza di queste sostanze chimiche usate per contrastare l’azione degli insetti invasori dei campi e per conservare più a lungo il cibo, ma riferisce anche della presenza di una combinazione tra pesticidi.

I tre frutti che presentano maggiori quantità di pesticidi: i dati di Legambiente

In pratica, un cocktail di pesticidi sfruttato per potenziare la formula, che poi entra a contatto con il nostro organismo, dando ovviamente effetti negativi. L’Italia, così come gli altri paesi europei, non se la cava meglio, e anche nei nostri mercati e supermercati la frutta è molto contaminata. Quali sono i tre frutti che presentano maggiori quantità di pesticidi?

Prima di tutto, bisogna avvertire che nel 2024 abbiamo avuto il picco di frutta esotica contaminata, a causa delle grosse importazioni e dei pochi controlli su kiwi, ananas o banane. Per quanto riguarda le coltivazioni nostrane, i tre frutti maggiormente contaminati sono risultati le pere, le pesche e gli agrumi. La quasi totalità delle pere è risultata contaminata, anche se a livelli bassi.

Frutta esposta in un mercato
Frutta esposta in un mercato (Inran.it)

A incidere sulla presenza di pesticidi sono anche i cambiamenti climatici, che mettono in difficoltà gli agricoltori e la nostra agricoltura. Per far fronte alla siccità, alle temperature elevate, all’invasione di insetti infestanti e alle malattie, si è costretti a intervenire somministrando pesticidi per proteggere le piante, ma ciò influisce sulla contaminazione dei frutti.

Inoltre, alcuni patogeni stano sviluppando resistenza ai trattamenti comuni, e ciò obbliga all’utilizzo di mix tra sostanze chimiche. Insomma, quando si fa la spesa, meglio controllare origine e tipo di coltivazione della frutta, preferendo quella biologica, anche se non è detto che questa sia più sicura. Inoltre, prima di consumare frutta, è consigliabile lavarla accuratamente per eliminare ogni traccia di pesticidi.

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