Codice della Strada, in arrivo le nuove sanzioni che fanno tremare i conducenti

Il Codice della Strada ha assolutamente apportato delle modifiche nello spettro delle sanzioni, un inasprimento che fa tremare i conducenti. 

Navigatore in auto
Sanzioni Codice della Strada cosa aspettarsi (Inran.it)

Il Codice della Strada è uno degli argomenti principali di quest’ultimo periodo ed il motivo è lampante: la sua modifica. Novità che hanno inasprito di fatto le sanzioni per determinate fattispecie e che destano preoccupazioni ai conducenti italiani, seppur immotivamente. Con l’ordinaria diligenza e rispettando le regole, il conducente medio può stare assolutamente tranquillo. La legge interviene e punisce la guida scorretta e pericolosa, chi pone in essere azioni che costituiscono reato.

Le sanzioni più aspre hanno la duplice funzione; da una parte la funzione di punire maggiormente ed incisivamente chi commette reato e dall’altra come monito affinché si possa tentare di arginare una situazione che purtroppo negli ultimi anni è sfuggita di mano. I numerosi casi di processi innanzi ai tribunali lo dimostrano ampiamente. Uno dei casi su cui è intervenuta la modifica del CDS riguarda chi si mette alla guida in evidente alterazione derivante dall’assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti.

Codice della Strada, sanzioni severe per chi guida in stato di ebbrezza

cruscotto auto
CDS, maggiori sanzioni alla guida (Inran.it)

La legge di modifica del Codice della Strada è stata approvato in Senato il 20 novembre 2024, le norme entreranno in vigore il 14 dicembre. Lo scopo della legge, come già anticipato sopra, ha due obiettivi: primo, contrastare l’incidentalità stradale, ad oggi  piuttosto elevata. E secondo, attribuire al Governo la delega per il riordino complessivo del Codice della Strada. Uno degli aspetti principali e di novità riguarda la guida dopo l’assunzione di stupefacenti.

Che prima di mettersi alla guida non bisogna assumere droghe è un principio che può apparire banale ma visti i numerosi casi riscontrati sembrerebbe proprio che non lo sia. Quando si verifica un incidente stradale è sufficiente accertare il collegamento temporale tra l’assunzione di stupefacenti e la guida per far scattare lo stadio di alterazione psico-fisica. Non vi è più il principio relativo al nesso di causalità tra l’assunzione e l’alterazione.

L’accertamento può essere effettuato con il prelievo di liquido salivare del conducente nell’immediatezza. Si attendono le nuove linee guida da parte del Ministro dell’Interno della Salute circa le modalità con cui procedere con questo prelievo. Se chi si è messo alla guida sotto l’effetto di stupefacenti non ha conseguito la patente e si rifiuta di sottoporsi ai controlli, scatta il divieto di conseguire la patente o la sospensione o la revoca del foglio rosa eventualmente posseduto, fino a 24 anni compiuti, se minore di anni 21. Invece da 1 a 2 anni, il tempo che si conclude il procedimento penale. 

Un’alterazione del sistema nervoso centrale

L’assunzione di alcool e droghe incide sul sistema nervoso centrale inficiandone le capacità. I tempi di reazione diventano più lenti, le alterazioni incidono altresì sulla capacità visiva e sui riflessi che può porre in essere il conducente di un mezzo. Insomma, si assiste ad un allungamento di tutte le attività che invece dovrebbero compiersi ordinariamente in brevissimo tempo. Ecco perché sono tanti i casi di incidenti che si verificano. Con le nuove regole del Codice della Strada vi saranno ammende più salate, aumento dei casi di sospensione di patente e di confisca del veicolo.

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