Il modello di dieta mediterranea per vivere bene e a lungo: i consigli dell’esperta su come e cosa mangiare in un universo sempre più variegato
Oggi c’è un’attenzione maggiore nei confronti dell’alimentazione e della salute. Maggiore consapevolezza e una conoscenza più ampia su quello che mettiamo a tavola e che ogni giorno scegliamo per i nostri pasti ci consente di fare scelte diverse rispetto al passato.
Se prima a fare da padrone era la disponibilità della materia prima, oggi le abitudini alimentari sono cambiate, tra cibi confezionati e processati e necessità del tutto diverse, anche per via di intolleranze e allergie. Ci sono poi le scelte personali ed etiche.
Ma tra tutti questi filoni qual è la linea migliore? È la domanda che ha animato l’evento “Cosa significa mangiare secondo natura?” che si è tenuto a Roma. Secondo gli esperti il modello migliore è uno solo.
Seguire il modello della dieta mediterranea per vivere bene ed in salute. È questa la linea che è prevalsa nel corso dell’evento organizzato nella Capitale. A sostenerlo Elisabetta Bernardi, biologa, nutrizionista, docente di Biologia della nutrizione presso l’università degli studi di Bari e autrice del libro “Mangiare secondo la scienza”.
La specialista ha puntato la sua spiegazione su quanto seguire la dieta mediterranea, quella semplice e che prevede un modello alimentare onnivoro (che seguono oggi sempre meno persone) porti benefici all’organismo. La cosa essenziale, infatti, è la varietà alimentare che consente al corpo di assumere con tanti alimenti diversi, nelle giuste porzioni, con tutti i nutrienti di cui il fisico ha bisogno.
“Questo modello alimentare permette di avere una un’alimentazione completa dal punto di vista nutrizionale e di non avere carenze” ha spiegato l’esperta all’Adnkronos. Proprio lei ha focalizzato l’attenzione sulla carenza di ferro e di zinco che possono manifestarsi nei regimi che escludono la carne comee anche delle sostanze protettive.
“Recentemente è stata scoperta una sostanza nella carne e nel latte dei ruminanti, l’acido trans vaccenico – ha illustrato la nutrizionista – una sostanza in grado di proteggere il nostro organismo e di migliorare l’azione immunitaria contro i tumori del colon e della pelle”.
La dieta mediterranea viene definita uno stile di vita e non un semplice regime alimentare. Come si impara fin dalle scuole primarie, questo modello può essere racchiuso in una piramide alimemtare composta alla base dagli elementi fondamentali come frutta, verdura e cereali, meglio se integrali.
Salendo si piazza il latte ed i suoi derivati insieme all’olio extravergine di oliva come condimento per eccellenza, meglio se utilizzato a crudo unito ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche, che possono sostituire il sale. Si aggiunge la frutta a guscio e le olive che forniscono grassi buoni.
Ci sono, poi, verso il vertice gli alimenti che è bene non consumare quotidianamente ma che non possono mancare in una dieta equilibrata in quanto forniscono le proteine. Si tratta di pesce, legumi, uova e formaggi. Al vertice le carni rosse ed i dolci da consumare con moderazione.