Quando si tratta di elettrodomestici come la caldaia, è importante non commettere errori banali altrimenti rischi di rompere tutto: attenzione massima a questi sbagli comuni.
Lo ammetto, ho rotto la caldaia per colpa mia. Non è stata una cosa immediata, ma il risultato di una serie di errori che, col senno di poi, avrei potuto facilmente evitare.
Ora, mentre mi ritrovo a fare i conti e mi rendo conto di essere rimasta al verde poco prima di Natale, per di più qualche giorno anche senza acqua calda e riscaldamento, voglio condividere con te la mia esperienza, sperando che vi aiuti a non commettere gli stessi sbagli.
Una serie di piccoli errori ha portato la mia caldaia ad un punto di non ritorno, si è rovinata così tanto che sono stata costretta a sostituirla.
Quando i tecnici sono venuti a smontarla mi hanno detto tutto quello che ho sbagliato per ridurre la caldaia in quello stato pietoso. Ti riporto esattamente cosa mi hanno detto, così che quello che mi è successo sia utile almeno per gli altri.
La prima cosa che mi hanno chiesto riguarda l’ultimo controllo effettuato. Non ricordo nemmeno l’ultima volta che avevo fatto controllare la caldaia. Pensavo fosse una cosa superflua, un modo per spendere soldi inutilmente. Per un po’ sembrava andare tutto bene, finché non ha iniziato a fare strani rumori e il riscaldamento ha smesso di funzionare. Quando finalmente ho chiamato il tecnico, mi ha detto che avrei potuto evitare il problema se avessi fatto una semplice manutenzione annuale.
Con l’arrivo dell’inverno, ho ben pensato che aumentare la temperatura dell’acqua avrebbe riscaldato più velocemente la casa. Peccato che questo abbia messo sotto stress i componenti interni della caldaia, causando un’usura precoce. Ora so che tenere la temperatura troppo alta non solo consuma più energia, ma rischia anche di danneggiare tutto il sistema. I tecnici mi hanno spiegato che una temperatura tra 55°C e 60°C è più che sufficiente per un buon riscaldamento in casa e per preservare la caldaia.
Un’altra cosa che ho sbagliato è stata ignorare i segnali di allarme. Quando la caldaia ha iniziato a fare rumori strani e ho notato piccole perdite d’acqua, ho deciso di ignorare tutto, convinta che fossero cose di poco conto. “Tanto funziona ancora” mi dicevo. Grande errore! Quelli erano segnali chiari che qualcosa non andava, e ignorarli ha solo peggiorato la situazione.
Oltre a tutti quelli già elencati, per anni e anni ho completamente sbagliato con la mia caldaia. In estate, la spegnevo visto che non mi serviva né per riscaldare la casa né per l’acqua (mi piace fare la doccia fresca). Dunque, pensavo che spegnere completamente la caldaia durante i mesi estivi fosse un buon modo per risparmiare. In realtà, così facendo, ho provocato il blocco della pompa di circolazione, che non funzionava più quando ho riacceso la caldaia.
Inoltre, non mi sono mai preoccupata del calcare, anche se sapevo che nella mia zona l’acqua è molto dura. Questo ha portato ad un accumulo di calcare nei tubi e nello scambiatore di calore, riducendo l’efficienza della caldaia e contribuendo al suo malfunzionamento. Quindi ho imparato che è bene far controllare i tubi e fare trattamenti anti-calcare.
Ora che ho imparato queste lezioni a caro prezzo, vorrei che nessun altro si ritrovi in questa situazione. Bastano piccole accortezze e un po’ di prevenzione per evitare che accada quello che è successo a me. Se la mia esperienza può aiutarti a non commettere gli stessi errori, allora ne sarà valsa la pena.